Federcampeggio promuove una legge quadro sul turismo itinerante

Federcampeggio Sardegna si riunisce a Cabras per l’annuale assemblea primaverile degli iscritti. Quest’anno al centro del dibattito c’è la promozione di un percorso che porti alla legge quadro regionale sul turismo itinerante.

Avviare un processo partecipativo per promuovere anche in Sardegna una legge quadro sul turismo itinerante. È l’obiettivo fissato da Federcampeggio in vista del raduno regionale di primavera, programmato nel camping “Is Aruttas” di Cabras tra domenica 1 e lunedì 2 giugno. Domenica mattina alle 10.30, in occasione della assemblea generale degli iscritti, interverranno i rappresentanti delle formazioni politiche presenti in consiglio regionale, l’Anci Sardegna e l’Assessorato regionale del Turismo, con i quali sono stati già avviati i primi contatti in vista dell’obiettivo indicato dall’associazione. Il confronto sarà aperto al contributo di associazioni, operatori e semplici appassionati di turismi compatibili, interessati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale isolano.

«L’urgenza di affrontare l’argomento è dettata dalla consapevolezza che il settore del turismo all’aria aperta, per quanto in forte crescita, è ancora una voce sottostimata per l’industria turistica», spiega Salvatore Sanna, presidente regionale di Federcampeggio. «Al contrario, all’interno della nuova organizzazione del turismo in Italia, che si basa sull’esistenza dei sistemi turistici locali, il turismo itinerante rappresenta un’importante opportunità per ampliare le occasioni di sviluppo, soprattutto per i centri più piccoli – spiega Sanna – perché è in grado di conciliare l’offerta turistica alla necessità di strutture piccole ed efficienti, fornendo un’integrazione al reddito tradizionale e uno stimolo verso lo sviluppo di nuove attività».

Alla luce di questa riflessione, Federcampeggio vuole avviare un percorso che punti alla definizione di una proposta di legge regionale per promuovere in modo corretto tutte quelle forme alternative e complementari di turismo, «favorendo la realizzazione di un’adeguata geografia di servizi specifici su tutto il territorio con la realizzazione di aree di sosta, aree attrezzate e camper service – conclude Sanna – e identificando attraverso linee guida condivise per la regolamentazione del comparto e per un più equo costo del trasporto da e verso l’isola, che attualmente costituisce un limite non secondario dei flussi, sia in entrata che in uscita».

Il turismo itinerante, e il camperismo in particolare, restituisce al turismo l’originario senso di viaggio, di scoperta, di rapporto diretto con i luoghi, favorendo uno stile di vita che ne favorisce la fruizione senza alterarne le caratteristiche, promuovendo inoltre la conoscenza, la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del territorio e del patrimonio storico, artistico, culturale e naturalistico della Sardegna. Gran parte dei camperisti fanno capo a Federcampeggio, ente morale con oltre 60 anni di attività e 189 tra club e associazioni sparse per l’Italia, 18 federazioni regionali e 26mila famiglie iscritte. In Sardegna è presente con tre club a Sassari, Cagliari e Oristano, che raccolgono il 25% dei camper che circolano in Sardegna.

1 Giugno 2014