Emergenza sanità, Bruno si appella alla Regione

Il Sindaco di Alghero si rivolge al presidente della Regione e all’Assessore della Sanità, chiedendo loro di farsi carico della situazione, di “cogliere l’urgenza rappresentata dal diritto alla salute che viene messo sempre più a rischio”.

Restituire decenza ai reparti che oggi presentano situazioni al limite della civiltà, attuare subito gli interventi di completamento dell’ospedale civile per garantire condizioni assistenziali accettabili, sostenere l’esigenza del territorio che chiede una nuova struttura ospedaliera moderna: la difficile situazione della sanità algherese richiede interventi immediati, tanto sulle strutture quanto sull’assetto organizzativo. Il Sindaco Mario Bruno si rivolge al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’Assessore della Sanità Luigi Arru, chiedendo loro di farsi carico della situazione, di “cogliere l’urgenza – scrive il Sindaco – rappresentata dal diritto alla salute che viene messo sempre più a rischio”.

Le recenti voci su una possibile chiusura di uno dei due ospedali cittadini (il Marino) e la difficile situazione del Civile hanno ravvivato la preoccupazione dell’opinione pubblica algherese sulla situazione delle strutture cittadini e dei servizi territoriali. “In particolare – segnala il Sindaco Mario Bruno – i lavori di ristrutturazione del “civile” sono bloccati e i pazienti trascorrono la degenza “ammassati” in Chirurgia e in Medicina generale, con situazioni al limite della civiltà: è dovere della Asl di Sassari restituire al più presto decenza ai reparti. Sono necessarie risorse finanziare per completare gli interventi nell’ala Ovest della struttura nonché quelli strutturali, per la prevenzione anti incendi e per la messa in sicurezza che consentano di garantire condizioni assistenziali accettabili”.

Il Sindaco ricorda al Presidente della Regione e all’Assessore della Sanità l’iter per il nuovo ospedale e i motivi che ne hanno determinato il blocco dei finanziamenti. “La giunta regionale di centrosinistra – spiega Mario Bruno – nel programma attuativo FAS 2007-2013, aveva previsto 80 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo nosocomio ad Alghero. Quell’ importo specifico, nella rimodulazione del programma dell’agosto 2009 da parte della giunta Cappellacci , è stato ricompreso in modo indistinto, all’interno di un’unica voce comprendente anche il nuovo ospedale di Cagliari e il nuovo distretto sanitario di Quartu, per un importo complessivo di 190 milioni di euro”.

“Il piano sanitario regionale, ancora in vigore – aggiunge il Sindaco – prevede per Alghero la costruzione di un nuovo e moderno ospedale che prenderebbe il posto delle strutture esistenti, in sempre maggiore difficoltà ed arretrate sia sotto il profilo della dotazione tecnologica sia sotto quello di attrezzature e arredi: un ammodernamento è quanto mai urgente. In ogni caso, nonostante ripetute sollecitazioni agli assessori che si sono succeduti negli anni, non un solo euro delle risorse per il nuovo ospedale è pervenuto in città”. Ma la città ha bisogno anche di una ridefinizione dell’assetto organizzativo del presidio sanitario, “sia in termini di specialità e posti letto sia in termini di adeguamento della dotazione di personale” spiega. “Da troppo tempo risultano vacanti i posti di Direttore di struttura per Chirurgia, Dialisi, Servizio trasfusionale e Pronto Soccorso, con le prevedibili ricadute sull’organizzazione del lavoro degli operatori e dei servizi resi alla cittadinanza”.

Il Sindaco Mario Bruno ritiene inoltre prioritario un potenziamento dei servizi territoriali alternativi al ricovero ospedaliero come ad esempio l’assistenza domiciliare integrata e l’apertura di strutture residenziali assistite, oltre alla immediata istituzione di un reparto di lungodegenza che favorirebbe il decongestionamento del reparto di medicina generale dell’ospedale civile: “tutto il peso dell’assistenza sanitaria non può gravare sui due ospedali” osserva. Infine l’urgenza di un nuovo atto aziendale “che restituisca – chiede il Sindaco – autonomia nelle decisioni per gli ospedali e la medicina del territorio, in modo che possano rispondere meglio alle esigenze organizzative e funzionali dei servizi sanitari compresi nel distretto e nel presidio di Alghero”.

16 Giugno 2014