“Disoccupazione giovanile, ma ci sara’ un ritorno ai campi”

L'opinione di Uccio Piras

Non ci sono certamente molti fans dell’attuale Governo PD Cinque Stelle, ma personalmente non mi faccio nemmeno condizionare dal credo politico. Infatti ho apprezzato e condiviso giorni fà, una frase della Ministra dell’Agricoltura Bellanova: “Dovremmo ritornare a zappare la terra “. Quest’affermazione potrebbe sembrare a molti anacronistica, io invece la trovo saggia e lungimirante. Se attingiamo ai ricordi dei nostri padri apprendiamo che durante la Guerra e nei periodi di carestia gli unici a non stringere la cinghia erano, guarda caso, i contadini. Mio padre che proveniva da quel mondo mi aveva sempre confidato che la sua famiglia durante il conflitto aveva sfamato i pareni di Villanova Monteleone che erano in difficoltà.  Purtroppo, per un motivo o per l’altro è stata abbandonata la stessa per una politica miope che ha puntato tutto sull’industria. Ed oggi che questa e’ in crisi rischiamo la non autosufficienza alimentare.  Quindi CHAPEAU a Teresa Bellanova. Comunque sia se DIO vuole non siamo in periodo di carestia.Tuttavia non c’e’ dubbio che la politica non abbia sufficientemente assistito un comparto di grande importanza come quello agricolo. Tutto si e’puntato sull’industria. Questa pero’ andava bene e  valeva, forse, cinquant’anni fà.

Oggi purtroppo le cronache ci dicono che siamo perdendo un pezzo dopo l’alto, il drammma dell’ILVA di Taranto e’ l’esempio piu’ eclatante. Una classe dirigente di spessore e illuminata avrebbe saputo guidare lo sviluppo di entrambi i settori. Ma il guaio e’che il nostro Bel Paese sembra invece aver smarrito la strada che porto’ alla rinascita nel dopoguerra. Adesso non ci voleva la vertenza latte con mille indagati. Avvisi di garanzia  ad altri venti allevatori per le proteste in piazza Un caso?. No, si sta’ processando il diritto a difendere il nobile lavoro degli allevatori. Cresce cosi’ il numero degli indagati delle procure dell’isola ,un migliaio di persone tra allevatori, familiari e semplici cittadini che hanno  protestato nelle “calde” giornate 2019, quando vennero gettati via migliaia di litri di latte durante le mobilitazioni collettive per protestare contro il prezzo di acquisto da parte dei caseifici. Questioni ancora irrisolte. Sinceramente parlando non bisogna abbassare affatto la guardia. Penso molto intensamente al futuro non certamente roseo che aspetta ai nostri figli. Ad Maiora.

16 Gennaio 2020