Denuncia del Wwf per il doppio scempio perpetrato su un delfino

«Sappiano gli autori che a molte ore dal decesso le carni hanno un alto rischio di contaminazione e pericolo per la salute umana» - ha dichiarato Carmelo Spada, delegato Wwf per la Sardegna

Il Wwf scende in campo contro il doppio scempio perpetrato su un tursiope ucciso con un arpione in mare e successivamente fatto a pezzi con una motosega sulla spiaggia di Torre delle Stelle di Maracalagonis. Un doppio atto gravissimo e di efferata barbarie, un vero e proprio “crimine di natura”, scempio inaccettabile praticato sul corpo dell’animale ormai privo di vita da “barbari” con la motosega.

Il delfino, un maschio di circa 3 metri appartenente alla specie Tursiope (Tursiop truncatus ), era stato segnalato con un arpione conficcato nel dorso alla Capitaneria di Porto nella spiaggia di Cann’e Sisa (Comune di Maracalagonis), nei pressi dell’Area marina Protetta di Capo Carbonara. Rimasto sulla spiaggia in attesa del recupero da parte delle autorità sanitarie, l’animale è rimasto vittima di un secondo atto di bracconaggio: ignoti incivili con la motosega si sono accaniti sul corpo per prelevarne la carne.

«Va ricordato – ha dichiarato Carmelo Spada delegato Wwf per la Sardegna – che i delfini sono specie particolarmente protette dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale di fauna e flora minacciate di estinzione, nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante vivi, morti o parti e prodotti derivati, in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause  dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. Altresì, per le normative italiane, i delfini non possono in alcun modo essere pescati, uccisi, commercializzati e destinati al consumo alimentare».

Le operazioni di sezionamento praticate con una motosega sul tursiope della spiaggia di Torre delle Stelle, al quale sono state asportate parti commestibili, riconducono al mercato nero del traffico illecito della carne di delfino. «Va ricordato agli stessi “macellai” con la motosega – prosegue Spada – che dal punto di vista sanitario le carni asportate a distanza di molte ore dal decesso certamente hanno un alto rischio di contaminazione e sviluppo di sostanze nocive e parassiti, altamente pericolosi per la salute umana».

«Il Wwf ha inoltrato una denuncia alla Procura della Repubblica di Cagliari e, qualora la Capitaneria di Porto e il Corpo Forestale, che hanno avviato le indagini, individuassero i responsabili dell’uccisione e del successivo scempio del tursiope sulla Spiaggia di Torre delle Stelle, si costituirà parte civile come è stato già fatto dalla nostra Associazione in occasione di procedimenti penali nei confronti di bracconieri di cervi in parchi e riserve terrestri»  ha concluso il rappresentante del Wwf.

19 Aprile 2016