Cpe: «Amministrazione Comunale vero punteruolo rosso di questa città»

Passeggiando per Alghero è ormai impossibile ignorare i danni devastanti prodotti dal pericoloso insetto del punteruolo rosso. La moria di palme, uno dei simboli della Riviera del Corallo, continua a preoccupare soprattutto per la velocità con la quale le piante soccombono su tutto il territorio comunale, a causa di un parassita che non ha antagonisti naturali e contro il quale occorrono urgenti interventi straordinari. Ben diversa è la realtà dei fatti. Il Comune di Alghero, infatti, sembra aver deciso di combattere questa “guerra” con “le pistole ad acqua” anziché con i fucili e l’artiglieria pesante. Ecco come a novembre rispondeva il Sindaco Bruno, stizzito e seccato, alla preoccupata lettera a firma del Consigliere Regionale Marco Tedde, sui danni causati da punteruolo rosso.

«Sono sempre più preoccupanti i dati sulla lotta al nefasto insetto, che sta rischiando di assumere le dimensioni di una piaga biblica. Fino al settembre 2013 il Comune di Alghero poteva contare su una squadra dedicata a contrastare il pericoloso insetto e che oggi, invece, dispone solo di 4 unità a progetto che si occupano della manutenzione di tutto il verde urbano, il cui contratto scadrà nel maggio 2015».

Pronta, sarcastica, fuori luogo e molto poco istituzionale, la risposta di Bruno: «Carissimo Onorevole, ti ringrazio per la premura con la quale m’intrattieni sulle problematiche del punteruolo. Voglio rassicurarti sul fatto che il Comune sta intervenendo con la massima attenzione e cura. I trattamenti, effettuati da personale specializzato,avvengono con regolarità su tutte le palme di proprietà pubblica e in particolare nelle aree “rosse”, cioè quelle più pregiate».

Una risposta che si commenta da sola. Tutto sotto controllo secondo il primo cittadino. Gli esiti “della massima attenzione e cura” di cui parla il Sindaco sono sotto gli occhi di tutti. È sufficiente guardarsi attorno, aprire il giornale, navigare sui social network per prendere tristemente atto che la realtà è un’altra. Numerose sono le foto di cittadini, visitatori e turisti che mostrano impietosamente l’inesorabile fine di una pianta che è ed è stata parte integrante del patrimonio naturalistico di Alghero. Ciò che si vede stride in modo imbarazzante con le rassicurazioni del Sindaco e con quanto da lui dichiarato circa il fatto che “i trattamenti avvengono con regolarità”

Ma la beffa è sempre dietro l’angolo. Così il Sindaco delle palme morte e senza chioma, alleato del punteruolo rosso insieme alla sua maggioranza, del dileggio e dello “sfottò”, non trova nient’altro di meglio da fare che emettere un’ordinanza – n. 1 del 14/01/2015 – con la quale obbliga i cittadini algheresi proprietari di palme, ad effettuare a proprie spese la rimozione ed la distruzione delle palme irrimediabilmente compromesse o compiere trattamenti di prevenzione e risanamento, minacciando che chi non rispetterà l’obbligo verrà sanzionato anche penalmente.

Siamo sicuri che, minacce a parte, gli algheresi faranno come sempre la loro parte. Lo siamo molto meno dell’Amministrazione Comunale, vero punteruolo rosso di questa città.

Pasqualina Bardino

16 Gennaio 2015