Convegno sulle Asl: le criticità del sistema sanitario regionale

La riorganizzazione della Azienda Sanitaria Locale n. 1 di Sassari alla luce delle nuove direttive regionali è stato il tema al centro del Convegno organizzato dalla Direzione Generale della Asl 1 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio. L’incontro che ha visto la presentazione del Programma Nazionale Esiti, realizzato a cura dell’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, è servito per evidenziare le maggiori criticità del sistema sanitario regionale partendo dai dati raccolti a livello nazionale dall’Agenzia del Ministero della Salute.

I dati presentati dal Dottor Carlo Perucci, Direttore Scientifico del Programma, hanno permesso di conoscere nel dettaglio gli esiti dell’assistenza ospedaliera, degli interventi e dei trattamenti sanitari operati nelle strutture ospedaliere della penisola. I confronti con altre realtà sono partiti dal focus europeo. “In Italia – ha spiegato Perucci – ci sono 1575 ospedali, tra pubblici e privati, che danno assistenza a 60 milioni e 660 mila abitanti. In Inghilterra su 61 milioni e mezzo di abitanti gli ospedali sono poco più di mille. Il che significa che il nostro Sistema Sanitario Nazionale abbonda di strutture sanitarie che nella maggior parte dei casi non offrono servizi adeguati alle spettative dei cittadini”. Particolare rilievo è stato dato al Sistema Sanitario della Regione Sardegna dove spesso gli standard qualititivi risultano al di sotto dei parametri nazionali.

Criticità già ben note e che sono servite da assist all’intervento di Tonino Dessì, Capo di Gabinetto dell’Assessorato alla Sanità che, in rappresentanza dell’Assessore De Francisci, ha illustrato gli interventi organizzativi futuri. “Non ci saranno atti di imperio – ha rassicurato Dessì – nelle scelte verranno coinvolte le autonomie locali ma non possiamo garantire le strutture che non raggiungono gli standard qualitativi nazionali”. ll focus regionale si è poi soffermato sui dati relativi ai Punti Nascita. “In Sardegna ci sono reparti di maternità che fanno meno di 500 parti all’anno, al di sotto dei parametri europei che invece impongono una media di almeno 1000 parti all’anno” ha spiegato Dessì.

Casi di inefficienza e scarsa tutela per il cittadino la cui riorganizzazione è ora demandata ai direttori generali delle Asl attraverso il nuovo Atto Aziendale. Il documento di indirizzo per il futuro assetto della sanità sassarese è stato illustrato dal Direttore Generale della ASL 1 Marcello Giannico. Le principali novità interessano l’ex ospedale di Thiesi. Il presidio sanitario con 12 posti letto di lungodegenza e un poliambulatorio specialistico avrà presto anche un punto di primo intervento. Nonostante i volumi di attività della rete emergenza-urgenza molto bassi, nel 2011 si sono registrati appena 708 interventi del 118 nel territorio di competenza, Marcello Giannico ha voluto rassicurare i sindaci del territorio.

“Non lasceremo solo il cittadino del Mejlogu” ha detto Giannico “ma resta inteso che il paziente pluritraumatizzato deve andare a Sassari dove ha a disposizione una gamma di specialità che lo possono salvare”. Per il Presidio di Ittiri, dove la riconversione ha già visto l’attivazione di un reparto di lungodegenza e di un poliambulatorio specialistico, i programmi futuri della ASL di Sassari prevedono la realizzazione di un Residenza Sanitaria Assistita, a conduzione interna.

E poi il nodo dei posti letto. “Nessun taglio drastico ma solo una riconversione dei posti letto” ha annunciato il Direttore Generale. Secondo la riorganizzazione dell’ASL di Sassari i posti letto per acuti passeranno da 918 a 722 su 1.012 di posti letto che la provincia di Sassari dovrà avere complessivamente tra AOU e Policlinico Sassarese. Verranno incrementati a 173 invece i posti letto per post acuti per riabilitazione e lungodegenza. Oggi sono 68 e l’obiettivo provinciale complessivo è di 236. “Contemporaneamente – ha auspicato Giannico – si dovrà prevedere una riduzione del numero di ricoveri inappropriati e una ridefinizione qualitativamente migliore del percorso di presa in carico dei pazienti fragili e anziani in ambito domiciliare”.

Infine la riorganizzazione territoriale vedrà l’accorpamento di alcune strutture complesse. Per la ASL Sassari le strutture ospedaliere con posti letto verranno ridotte da 31 a 30, quelle senza posti letto passeranno da 16 a 13, quell non ospedaliere da 28 a 26 mentre saranno ridotte di 4 unità le strutture semplici. “Si tratta ovviamente di una bozza su cui si dovrà discutere con i territori – ha concluso il Direttore Generale che ha annunciato una serie di incontri con operatori sanitari, sindacati e enti locali per i prossimi giorni. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Mauro Piredda.

19 Dicembre 2012