Continuità territoriale, ho letto su un giornale che…

Ho letto su un giornale che, riguardo alla convenzione sulla continuità territoriale, il presidente della Regione Sarda avrebbe detto di “attendere le proposte della Tirrenia”. Premetto di non sapere sulla questione niente di più di quanto riportato da quel giornale. Ritengo, comunque, che le proposte sui servizi marittimi dovrebbero essere formulate secondo il seguente criterio:

– Valutare e prevedere ragionevolmente le esigenze di trasporto dei sardi e, più precisamente ,delle imprese (industriali, commerciali, agricole, turistiche etc.) e dei cittadini che, per i più svariati motivi, intendono utilizzare le navi per i collegamenti navali con la Penisola.
– Stabilire, sulla base delle suddette previsioni, il numero, i tipi e le caratteristiche tecniche delle navi da impiegare, il numero di viaggi che ciascuna dovrebbe effettuare nei diversi periodi dell’anno, e a quale velocità. Quest’ultimo elemento è importantissimo al fine di risparmiare e ottimizzare i consumi di carburante.
– Prevedere i costi di esercizio di ciascuna nave e, cioè, quelli relativi alle spese per carburante, personale, tasse, manutenzioni e riparazioni, servizi portuali, amministrazione e agenzia, pubblicità etc.
– Effettuare una verifica della contabilità e della gestione delle navi concernente l’anno precedente, individuando eventuali sprechi, disfunzioni, carenze e possibilità di miglioramento del servizio.
– Considerare l’andamento del mercato internazionale dei noli marittimi o, almeno, di quello europeo, relativo alle navi da impiegare. Infatti, se si intendesse impiegare le navi proponendo dei noli inferiori a quelli praticati in altre parti, nessuna armatore si renderebbe disponibile a effettuare il servizio…o forse si renderebbero disponibili i più scadenti.
– Formulare, tutto ciò visto e considerato, delle proposte relative alle modalità del servizio di trasporto marittimo e alle tariffe.

Sarebbe troppo sperare che una Regione decentemente organizzata possa agevolmente affrontare queste problematiche sentendo, oltre che i suoi tecnici e funzionari, anche le altre pubbliche autorità competenti e le organizzazioni delle categorie socio-economiche?Lasciare, invece, l’iniziativa di avanzare proposte ai possibili prestatori del servizio non dà l’impressione che non si abbiano le idee chiare sulla questione e che ciò equivarrebbe a mettere la gallina in bocca alla volpe, con buona pace di ridurre il caro traghetti? Oppure credete che tra gli armatori non ci sia qualche volpone?

4 Luglio 2013