Condanna Laore, Tedde: «Giunta non faccia finta di niente»

Con decreto del 25 gennaio il Tribunale di Cagliari ha condannato la Laore per comportamento antisindacale nei confronti dei lavoratori, e l’ha condannata anche al pagamento di euro 3.000 «per aver posto in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l’esercizio della libertà e della attività sindacali». Annullando, peraltro, anche un provvedimento del Direttore Generale diretto ad un lavoratore, ritenuto intimidatorio e con portata plurioffensiva.

«Il grave provvedimento del Giudice  – ha dichiarato il vicecapogruppo  di Forza Italia in consiglio regionale – e le censure in esso consacrate devono far riflettere Pigliaru e la sua Giunta sulla opportunità che la riorganizzazione dell’Agenzia venga condotta da un Direttore Generale che secondo il Tribunale ha adottato atti intimidatori e offensivi nei confronti dei lavoratori di Laore e che ha portato alla inquietante condanna dell’ente. Senza peraltro voler fare valutazioni personali sul Direttore Generale, è evidente che ciò denota un atteggiamento preconcetto e ostile nei confronti dei lavoratori dell’Agenzia e dei loro rappresentanti sindacali».

«Alla luce di questa condanna  – ha proseguito l’ex Sindaco di Alghero – credo si imponga un immediato “stop” alla riorganizzazione e la immediata sostituzione del Direttore Generale che avrebbe dovuto gestirla. Se Pigliaru facesse finta che nulla è accaduto di fatto legittimerebbe comportamenti assunti in spregio alla legge e in violazione dei diritti dei lavoratori che hanno portato ad una condanna di Laore. A margine credo che Pigliaru si dovrà porre il problema del pagamento delle spese legali e della eventuale responsabilità erarial» – ha concluso Marco Tedde.

4 Febbraio 2015