“Cinque minuti in una bara e sei rinato” Dalla Cina arriva la terapia della morte

Un nuovo singolare «servizio di psicoterapia» arriva da Shenyang, in Cina. E’ riservato a tutti coloro che soffrono di problemi psicologici o forte stress e promette di portare dalla “morte” alla vita. Potrebbe essere definita una sorta di “simulazione”, dal momento che ai pazienti viene offerta l’opportunità di provare l’esperienza del decesso rimanendo chiusi circa 5 minuti in una bara al costo di circa 350 euro. Non è un caso che la notizia è riportata da Karapaia Livedoor.biz, un blog di notizie giapponese che riporta le stranezze e le avventure provenienti da tutto il mondo.

Le persone che decidono di rivolgersi alla clinica per la speciale terapia vengono condotte in una stanza di cinque metri quadrati, nella quale è installata una bara. Prima dell'”ingresso” i pazienti scrivono le loro ultime emozioni. Quindi, dopo che un panno bianco è stato posto sul loro volto, il coperchio viene chiuso. Per rendere l’esperienza di “morte” ancora più realistica, viene fatto suonare un canto funebre che può anche essere sentito da dentro la bara chiusa. Dopo cinque minuti di “riposo”, il silenzio è rotto dal pianto di un bambino. A quel punto il consulente psicologico riapre la bara e il gioco è fatto. «La rinascita ti dà una visione del tutto nuova sulla vita» afferma Tan Yulong, che gestisce la clinica. Secondo l’uomo, già oltre mille persone avrebbero deciso di provare questo particolare trattamento.

Il signor Fan, 35enne manager, con quattro tentati suicidi alle spalle, ha parlato della sua esperienza: “Pensavo che le uniche cose che potevano rendermi felice nella vita erano i soldi e una posizione elevata. Ma attraverso questa terapia ho imparato che tutto ciò che mi serve è vivere in una casa e avere una famiglia normale “. Dopo la terapia, l’uomo ha lasciato il lavoro e ha deciso di aiutare le persone meno fortunate di lui, attraverso diverse associazioni di beneficenza. “Questa terapia utilizza il potere della suggestione, ma non è per tutti. Non sei tu che scegli la terapia. E’ la terapia che sceglie te!”

Tratto da www.fanpage.it ©

12 Dicembre 2012