Case popolari, FI: «Bruno si accredita meriti non suoi»

In una nota stampa, il gruppo consiliare di Forza Italia - Pirisi, Pais, Camerada - interviene sulla recente assegnazione degli alloggi popolari di Sa Segada.

In una nota stampa, il gruppo consiliare di Forza Italia – Pirisi, Pais, Camerada – interviene sulla recente assegnazione degli alloggi popolari di Sa Segada.

Accogliamo con soddisfazione la notizia della consegna delle chiavi dei 10 alloggi realizzati nella borgata di Sa Segada ai legittimi destinatari.

Una magra consolazione considerato che gli appartamenti al momento non sono abitabili perché privi di allacci fognari. E’ opportuno ricordare che al momento di progettare le unità abitative  venne concordato con l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA) che ha seguito la stesura progettuale ed il successivo appalto dei lavori, che mancando la condotta fognaria, allora in fase di progettazione, gli alloggi avrebbero potuto disporre della realizzazione di un piccolo depuratore. Una struttura adeguata al fabbisogno di 10 alloggi in grado di garantire lo smaltimento dei reflui in attesa della realizzazione della dorsale fognaria che avrebbe collegato la borgata alla condotta del depuratore urbano.

L’intervento di Sa Segada  costituiva la prima parte di un disegno più vasto promosso dall’amministrazione Tedde e destinato ad alleggerire il pressante problema della casa in città.

A quelli edificati nella borgata avrebbe dovuto seguire la realizzazione di 20 alloggi a Caragoll e ulteriori 20 a Carrabuffas; contestualmente l’Amministrazione si era attivata per partecipare, in collaborazione con la facoltà di Architettura che ha curato la parte progettuale, ad un bando di  Housing sociale  promosso dalla Regione risultando prima nella graduatoria sarda.

Il progetto proposto proponeva l’edificazione di oltre 100 unità abitative, 60 dislocate a Santa Maria La Palma e 40 in corrispondenza di un’area libera, a disposizione del comune, in prossimità di Via De Gasperi.

Oggi sappiamo che restano in essere solo le prime 60 unità di Santa Maria La Palma perché l’intervento nell’area urbana risulta stranamente cancellato in ragione di un contenzioso con privati che rivendicano titoli di proprietà sul quella superficie.

In ragione degli interventi evidenziati è assolutamente ingeneroso da parte del Sindaco Bruno continuare a sostenere in maniera sistematica che negli anni dell’Amministrazione Tedde nulla è stato fatto per alleggerire il problema della prima casa in città, assumendosi  in maniera impertinente meriti ed interventi che non ha mai sviluppato a scapito di quanti seppur fra mille difficoltà negli anni trascorsi hanno contribuito a migliorare la condizione abitativa.

Agli algheresi avrebbe fatto piacere cogliere lo stesso zelo manifestato da Bruno nell’individuare risorse finanziarie finalizzate a trovare alloggio ai Rom ospitati nel campo di Fertilia nell’attivarsi per fare in modo che l’edificazione delle case di Carrabuffas e Caragoll venisse realizzata in tempi più brevi possibili, sopratutto considerato che si tratta di interventi finanziati da svariati anni e con progetti già definiti.

Il Sindaco in questo primo anno di governo ha dimostrato di essere un eccellente comunicatore utilizzando sistematicamente i media per attribuirsi l’esclusività di interventi e opere che altro non costituiscono se non l’eredità lasciata di chi lo ha preceduto; crediamo sia arrivato il momento che capisca che la città non si amministra con le parole, slogan o proclami ma che è tempo di rimboccarsi le maniche e attivarsi con impegno e fatti concreti per superare il declino che ha caratterizzato la prima parte della Sua esperienza amministrativa. 

Redazione, 24 Giugno 2015