“Caro Sindaco, perchè azzerare i fondi per il diritto allo studio?”

L'opinione di Eleonora Delerci­ (Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale)

Ho avuto modo di leggere il DUP dal sito comunale e vorrei avere chiarimenti in merito ad alcuni punti, in particolare l’azzeramento dei fondi per il diritto allo studio nella previsione triennale mentre sono previsti copiosi elargimenti alla facoltà di Architettura. A rigor di logica un’ operazione tale riduce gli aiuti delle famiglie che faticano ad affrontare le spese per la scuola dell’obbligo, favorendo di contro un ente che ha già diversi finanziamenti specifici a sostenerlo, e per riflesso supportando la cultura superiore di fatto affossando quella di base. Non abbiamo bisogno, sig. Sindaco, di una classe di eloquenti indottrinatori che salvi la città. Mantenga fede alle sue promesse elettorali di una politica che parte dalla base; e la base, sig. Sindaco, è una cittadinanza attiva e consapevole. Non ci informi solo dei suoi incontri con le associazioni, ci dica anche perché sta chiudendo le porte in faccia a chi già vive di stenti dimezzando i fondi per i servizi sociali e azzerando quelli per il diritto allo studio, triplicandoli invece alla tanto cara, politicamente s’intende , facoltà di Architettura. Vogliamo sapere perché una mamma che adotta tre bambini,( e per tale adozione il comune assume un impegno scritto con l’ente preposto di seguire il post adozione attraverso i servizi sociali) debba ora pagare 500 euro ogni tre mesi perché il comune licenzia gli impiegati preposti ed è costretta ai salti mortali per rispettare gli impegni che il comune ha siglato! Non ci interessa sapere il superfluo, noi vogliamo sapere come e perché sta spostando i nostri soldi, e che ripercussioni avranno tali spostamenti sulle nostre tasche, reduci da un aumento della TARI del 12% che corrisponde a una voce di bilancio sull’appalto della nettezza urbana di un milione superiore a quello dell’anno precedente! Ci dica anche queste di cose, non sottovaluti le nostre capacità intellettive, che di salvatori che sapevano cosa fare e come farlo ne abbiamo già avuto esperienza.

Eleonora Delerci, 6 Settembre 2014