Cambio di dirigenti in Comune, Bruno difende le proprie scelte

"Nessuna estromissione o rimozione nella pianta organica comunale ma una vera rivoluzione per valorizzare le professionalità inespresse e rendere efficiente la macchina amministrativa

“Non ho rimosso nessun dirigente, ho rispetto massimo per le persone, le giudico solo in base al lavoro, agli obiettivi realizzati, all’impegno e alla responsabilità che assumono nei confronti della città. Troppo pochi sessanta giorni, evidentemente, per formulare un giudizio compiuto. Lavoro, invece, insieme alla Giunta e alla maggioranza, per avere una macchina amministrativa adeguata all’immane compito che ci attende”. Così Mario Bruno ribatte ai consiglieri comunali di Forza Italia che parlavano di imprecisate “estromissioni” e “rimozioni” nella pianta dirigenziale comunale, precisando che la delibera assunta nei giorni scorsi “porterà a un bando per selezionare un dirigente di alta specializzazione a tempo determinato ed extra-organico”. “E’ aggiuntivo e non sottrae – sottolinea – vogliamo portare a sei il numero dei settori comunali (oggi sono cinque, con quattro dirigenti) e affidare un solo settore a ogni dirigente”.

“Ci sembrano carenti i settori della programmazione, soprattutto comunitaria, ma non solo, dobbiamo migliorare il controllo di gestione, il sistema di riscossione dei tributi e potenziare servizi finanziari e demanio. Molti sono gli uffici da rafforzare, a cominciare dall’anagrafe e dai servizi sociali. Ci vuole un rimescolamento di materie nei settori, negli uffici e una mobilità più ampia delle persone all’interno degli stessi”. Il Primo cittadino annuncia anche un’analisi organizzativa con l’obiettivo di rendersi conto dei carichi di lavoro delle risorse umane, coinvolgerle nei progetti, farle lavorare in squadra e motivarle. “Ho trovato grandi professionalità inespresse – ammette – renderle protagoniste è il nostro obiettivo”.

“Ognuno, dal sindaco ai dirigenti, a tutto il personale, dovrà avere affidati obiettivi. Dal raggiungimento dei quali saremo misurati, chi dal voto popolare, chi attraverso premialità produttive o meno, evidentemente non generalizzabili a tutto il personale. Continueremo a confrontarci anche coi sindacati. Il merito, la meritocrazia è un valore anche nelle pubbliche amministrazioni. Certamente, non lasceremo che tutto vada senza provare a coinvolgere tutti nel cambiamento. Perché la città, il comune, ha bisogno di cambiare, di migliorare, con l’aiuto di ciascuno. Ai primi di settembre chiederò alle risorse umane di partecipare al secondo incontro, seconda assemblea, con tutti, con ognuno, per illustrare il progetto e per provare a condividerlo insieme” conclude Mario Bruno.

13 Agosto 2014