Brunetta: “Io come Balotelli, parole infami per il mio aspetto fisico”

“La sinistra è ossessionata da me. D’Alema mi ha chiamato energumeno tascabile, Furio Colombo mini-ministro. La damnatio di Gino Strada, la “seggiola” di Dario Fo, gli psicologismi d’accatto di Francesco Merlo, per cui la mia politica sarebbe frutto del mio complesso… Bastaaa!!!”. Comincia con uno sfogo amaro la lunga intervista che il capogruppo del Popolo della Libertà alla Camera dei Deputati rilascia ad Aldo Cazzullo sul Corsera. Un colloquio che prende le mosse proprio dagli insulti ricevuti da Brunetta nelle ultime settimane: “Una battuta la accetterei. Ma in queste parole infami c’è lo sguardo che mi è dedicato, ed è profondamente razzista. Fanno come con Balotelli: siccome è un vincente, gli fanno buu. Io sono piccolo. Perché tanta ferocia nei miei confronti? Per la mia altezza? Perché un nano osa pensare e non solo fare la comparsa nei film di Fellini? Osa parlare di tutto e non solo della sua statura?”.

Una “sorta di pensiero unico” che non risparmia nemmeno Renzi (che pure lo ha difeso di fronte alle parole di Dario Fò): “Anche Fonzie-Renzi è ossessionato da me. […] Ora sono un leader culturale di un’area. Però non mi attaccano per le mie tesi, ma per la mia statura. Anche Monti l’ha fatto. Pur di non darmi ragione, ridono di me. Cercano di ridicolizzarmi […] Basta con la storia del nano e del complesso che ne avrei derivato. Balle. È come dire: quello è così perché è povero, quello ha la faccia da delinquente… Ma siamo pazzi? Così si torna a Lombroso”.

C’è poi ovviamente spazio per i temi concreti della politica, a partire dall’orgoglio con cui Brunetta rivendica di essere stato “il primo a denunciare l’imbroglio dello spread e la pretesa della trazione germanica dell’Europa”. Ma soprattutto c’è modo di avere la conferma della linea che il capogruppo del Pdl manterrà nei confronti del Governo Letta: “Io come capogruppo del Pdl mi comporto da cane da guardia del programma. E sinora la mia guardia funziona. Sull’Imu ha funzionato. Ora si tratta di congelare l’Iva. Umanizzare Equitalia. E imporre un passo diverso all’Europa”. Infine due auspici: Berlusconi e Veronesi senatori a vita e luga vita al Governo Letta (“nessuno è così pazzo da far cadere un governo che governa”.

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26 Maggio 2013