Black out Fiumesanto: agitazione confermata

Non si attenuano le tensioni. Nuove azioni di protesta previste oggi a Fiumesanto. Assemblee per decidere il da farsi e poi lo sciopero sarà improrogabile. La situazione rischia di esplodere nella centrale di Porto Torres dove questa volta l’ipotesi della chiusura dell’impianto n 4 sarà con tutta probabilità effettuato. I sindacati attendono adesso la decisione di Terna che dovrà stabilire la “compatibilità” o meno della possibile fermata degli impianti con le esigenze di tenuta delle rete di distribuzione dell’energia elettrica. Frizioni anche tra sindacato e regione, che viene accusata di non essere presente come dovrebbe e di non aver fatto tutto il possibile per avviare nuove trattative.

Una bomba a orologeria che in questo momento si cerca di disinnescare con scarsi risultati. La situazione all’interno della centrale si è fatta sempre più difficile, anche a causa dei problemi che stanno vivendo le aziende dell’indotto, come ad esempio la mensa; ma ciò che preoccupa maggiormanete le organizzazioni sindacali è il taglio agli investimenti nel settore delle manutenzioni, che incidono sui livelli di sicurezza dell’impianto, sia per i lavoratori sia per l’ambiente. Circostanza che E.On, per dovere di cronaca lo riferiamo, ha sempre smentito. Forse Matrica accoglierà alcuni lavoratori in prestito a Fiumesanto per non perdere la giornata di lavoro. Ma le prossime ore saranno cruciali, se non si sbloccano le trattative, il polo industriale è a rischio black out.

13 Maggio 2013