Biancareddu all’Anas: usiamo per la Sassari Olbia residui di marmo e granito

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Andrea Biancareddu sollecita l’utilizzo degli sfridi della lavorazione del marmo e del granito nei lavori per la realizzazione della “Nuova strada tipo B (4 corsie) Sassari – Olbia”. La richiesta di ottemperare alle prescrizioni già impartite è stata inviata all’Anas, nell’ottica di una riduzione significativa degli impatti ambientali legati all’utilizzo di risorse non rinnovabili, nonché dall’interessamento di nuove attività estrattive. La possibilità di ricorrere al recupero di sfridi provenienti da cave in esercizio permette, inoltre, di giungere ad una ottimizzazione ambientale nei lavori di costruzione dell’infrastruttura stradale, sia perché limita il consumo di una risorsa non rinnovabile, sia perché consente il riutilizzo di parte degli scarti prodotti durante altre attività lavorative e conseguentemente la riduzione dei rifiuti.

L’assessore Biancareddu sottolinea che “l’Assessorato sta portando avanti da diversi anni una politica attenta nell’ambito del risparmio delle risorse naturali e volta al conseguimento di importanti risultati in tema di tutela ambientale attraverso l’adozione dei seguenti principi, tra i quali: la riduzione dei prelievi ambientali e del trasporto dei materiali, la riduzione dei consumi delle materie non rinnovabili e delle emissioni inquinanti, la possibilità di rinnovo delle risorse ambientali, l’uso di fonti rinnovabili e la valorizzazione delle risorse disponibili e la riduzione della produzione di rifiuti. I principi sopraenunciati diventano, quindi, tanto più significativi se applicati al caso concreto in corso di realizzazione. Infatti, nell’ambito della realizzazione della nuova strada B Sassari – Olbia in riferimento alla procedura di VIA nazionale che interessa i suddetti lavori, tra le prescrizioni impartite dalla Regione Sardegna, quella richiamata nel documento, riveste una particolare rilevanza: “per la formazione di rilevati e sottofondi stradali (per i quantitativi eccedenti la disponibilità di terre e rocce da scavo), dovranno essere utilizzati in via prioritaria gli sfridi di lavorazione del granito e del marmo delle cave presenti in zona, autorizzate dall’Assessorato dell’Industria ed in regola con le norme ambientali”. In particolare, spiega l’assessore Biancareddu “bisogna tenere conto del fatto che i poli estrattivi delle cave di marmo e granito, cui sono riferite le linee guida sopra citate, sono distribuiti proprio nelle aree di realizzazione della importante arteria e che attualmente sono state eseguite le verifiche di ottemperanza relative ai progetti esecutivi dei lotti 0, 1, 8, e 9, e che soltanto nel progetto esecutivo del lotto 9 è stata data evidenza del recepimento della prescrizione succitata, mentre negli altri casi si è rimandata l’ottemperanza ai successivi lotti del tracciato, in quanto più vicini alle cave esistenti di granito e di marmo”.

Pertanto, puntualizza l’esponente della Giunta “si invita l’Anas a voler sollecitare le imprese aggiudicatarie degli appalti integrati dei diversi lotti del progetto della “Nuova strada tipo B (4 corsie) Sassari – Olbia” al rispetto rigoroso di tale prescrizione”. L’assessore ribadisce anche che “la possibilità di utilizzare dei materiali quali gli sfridi della lavorazione del marmo e del granito, ad oggi fuori mercato dal punto di vista economico ma non per questo privi di valore, si inquadra a pieno titolo nella logica che muove le azioni degli acquisti pubblici ecologici, e assume pertanto una valenza di assoluta importanza capace di dare delle nuove ricadute economiche soprattutto agli operatori locali e alle aziende del settore che hanno la possibilità così di incrementare l’economia del territorio”.

5 Luglio 2013