Azienda algherese in mostra per un giorno all’Expo di Milano

Un'occasione unica ed una giornata fantastica testimoniata da Eugenio Profili direttore generale dell'azienda algherese: dietro la nostra cantina tante famiglie di viticoltori e contadini che con enormi sacrifici hanno prodotto questo piccolo "miracolo".

Ventiquattro ore nell’ombelico del mondo commerciale sono un’esperienza forte anche per chi, come nel caso della Cantina sociale di Santa Maria La Palma, è abituata ormai da anni a girare gli angoli più lontani del pianeta, nel tentativo di far conoscere ed apprezzare i propri vini. Ma lì, è diverso. Non devi prendere appuntamenti, aerei, treni, taxi; non devi bussare alle porte, attendere di essere ricevuto, parlare, spiegare, convincere; no. Lì, tu stai fermo ed il mondo ti passa davanti. Vede il tuo prodotto, lo assaggia, lo apprezza, lo compra. Un giorno intero nella vetrina più esclusiva del panorama mondiale. Questa l’opportunità speciale che una nota banca Nazionale (Intesa SanPaolo ndr) ha voluto offrire ad un pool ristretto di aziende, 400 per la precisione, selezionate su tutto il territorio nazionale. Quelle imprese che, secondo l’istituto di credito,  sono più meritevoli, non solo dal punto di vista finanziario, ma soprattutto sotto l’aspetto dell’innovazione e della dinamicità imprenditoriale.

«Un’occasione unica ed una giornata fantastica – ci testimonia Eugenio Profili, direttore generale dell’azienda algherese, – che, se da una parte ci riempie di orgoglio, per aver avuto l’onore di portare la bandiera algherese nel club dei 400, dall’altra ci rende ancora più consapevoli di quali e quante opportunità di crescita, siano intorno a noi, pur in un momento così difficile per il nostro territorio. Dietro la nostra cantina – continua Profili – non ci sono conti, baroni o marchesi, come ci piace sottolineare, ma solo e semplicemente tante famiglie di viticoltori e contadini che, più di cinquant’anni fa, hanno avuto in assegnazione un pezzo di terra incolta nell’agro di Alghero e che oggi, grazie ad enormi sacrifici, hanno prodotto questo piccolo “miracolo”. Le loro braccia forti, le schiene dritte, l’enorme passione e  i valori incrollabili sono, ancora oggi, quello che ci sostiene ogni giorno, in un mercato che diviene sempre più complesso e carico di insidie. Loro, i nostri soci, sono il vero motore propulsore. Il valore aggiunto che ha permesso ai nostri vini di essere esportati in tutta Europa, fino all’Asia e al Nord America. Un piccolo esercito silenzioso – conclude il manager algherese – che a testa bassa, con umiltà e senza grandi proclami, insieme alla forza e la determinazione tipica del mondo contadino, sta conquistando territori sempre più grandi.».

Un bel messaggio, quello che viene da questa realtà nostrana. Una realtà che, una volta tanto, ci riempie di orgoglio nel sentirci parte di questa stessa comunità e che ci regala uno straordinario messaggio di speranza. Non c’è soltanto l’Alghero dei palazzinari; non c’è solo l’Alghero sporca e trascurata che si offre ai suoi visitatori con il vestito peggiore; non ci sono solo gli algheresi strilloni che criticano e si lamentano per tutto il giorno, senza trovare poi il tempo, per realizzare qualcosa di buono. No. C’è anche una comunità silenziosa, che sa affrontare le difficoltà della vita con il piglio giusto; lavorando sodo e guardando lontano, per trasformare ogni ostacolo in una nuova opportunità. Impegno, sudore e passione e una nuova Alghero è possibile.

Antonello Bombagi, 8 Luglio 2015