Aumentano i poveri e i ricchi sono sempre più ricchi

Il 10% della popolazione italiana detiene il 47% della ricchezza totale. E’ questo quanto emerge da un’analisi sui salari 2012 della Fisac Cgil. Il restante 90% deve dividersi poco più della metà della rimanente parte, sintomo questo di una crescente disuguaglianza sociale che è aumentata a dismisura negli ultimi anni. Lo stesso studio infatti rileva che il rapporto tra il compenso di un lavoratore dipendente e un top manager è stato nel 2012 pari a 1 a 64 nel settore del credito,e addirittura di 1 a 163 in campo economico quando nel 1970 era di 1 a 20. In pratica la retribuzione media di un lavoratore dipendente è di 26 mila euro lordi, mentre il compenso medio degli amministratori delegati e dei top manager è di oltre 4 milioni. Per questo motivo secondo il segretario generale della Fisac, Agostino Megale, c’è bisogno “subito di una legge che imponga un tetto alle retribuzioni dei top manager”.

Aumenta il divario tra la retribuzione dei top manager e quella dei dipendenti – Dallo studio emerge come nel 2012 il salario netto mensile percepito da un lavoratore è stato di 1.333 euro, somma che però cala del 12% se si tratta di una dipendente donna, e addirittura del 27% se è giovane. Per i giovani infatti il salario è pari a 973 euro e la retribuzione dal 2003 è rimasta immutata. “In questi sei anni di crisi il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni si è più che dimezzato mentre non hanno subito alcuna flessione i compensi dei top manager, così come nessuna incidenza ha subito quel 10% di famiglie più ricche, determinando e incrementando la vera forbice delle diseguaglianze” ha dichiarato Megale.

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18 Maggio 2013