Amene storielle della nostra città

Racconto una amena storiella, indicativa di come vanno certe cose in città. Il 24/09/2009, in qualità di legale rappresentante della Società Nautica Alghero, costituita da quaranta persone , presentai la domanda di adesione al Consorzio Autonomo del Porto. Dopo ben cinque mesi, precisamente il 24/ 02/10, il suddetto Consorzio fece solo sapere che, per ottenere l’adesione, era necessario partecipare alla sua ricapitalizzazione. E’ evidente che il rilascio di detta indicazione presupponeva che, in istruttoria, erano state favorevolmente valutate tutte le altre condizioni che rendevano possibile la partecipazione della Società che rappresento. In caso contrario il Consorzio avrebbe dovuto respingere la domanda, motivandone il mancato accoglimento. Pertanto, in mancanza di “controindicazioni” e ritenendo logicamente che la Società Nautica Alghero fosse membro a pieno titolo del Consorzio, fu versata la richiesta quota di ricapitalizzazione (Euro 3.104,24). Il Consorzio, però, il 21/12/2010, e cioè molti mesi dopo il versamento, restituì la somma sopra indicata, senza fornire alcuna spiegazione. Data la stranezza del comportamento, ritenni che tale restituzione fosse dovuta a mero disguido e, pertanto, il 18/02/ 2011 inviai nuovamente la somma in questione. Il Consorzio, il 24/03/2011, per la seconda volta, restituì l’assegno, guardandosi bene dal fornire, neppure in questo caso, alcuna motivazione. Solo in risposta ad una lettera del 29/3/2011 e ad alcuni inconcludenti incontri, il Consorzio, con lettera del 1 aprile 2011, firmata dal suo presidente, rispose che il suo Comitato di Amministrazione non aveva ancora deliberato in merito alla adesione di cui si tratta. Considerata la data della risposta e il lunghissimo tempo trascorso dalla domanda di adesione, pensai che si trattasse di un pesce d’aprile, ma un amico mi fece notare che si trattava di una cosa seria… Oddio seria è una parola grossa!.. Infatti stupisce che un Ente, al quale è affidata nientemeno che la gestione di importanti servizi nell’ambito del porto di una città di rilevanza turistica e marinara come Alghero, in due anni non sia stato capace di deliberare su una richiesta di adesione! Se questa è l’efficienza, la capacità operativa, la “sensibilità democratica” e la correttezza verso i cittadini, ai quali non si sa, (o non si vuole!?), neppure fornire una risposta motivata, siamo freschi!.. Tutto ciò stupisce sempre, ma, ormai, non sorprende proprio più niente. Al massimo ci possiamo chiedere: in che mani siamo finiti?

15 Marzo 2012