Alghero, appello pro-Palestina: il sindaco apre le porte al Consiglio comunale
La voce della piazza entra in Consiglio: il sindaco accoglie la richiesta delle associazioni e convoca un'assise aperta per discutere il dramma di Gaza.

L’appello lanciato lo scorso 10 luglio da diverse associazioni e sottoscritto da oltre 350 cittadini per rendere “Alghero città solidale con la Palestina” sta trovando il suo spazio nel dibattito istituzionale. Una delegazione dei gruppi promotori è stata infatti ricevuta il 4 settembre dal sindaco, un incontro che ha segnato un passo avanti verso la discussione pubblica della questione.
L’incontro, tenutosi nell’ufficio di Porta Terra alla presenza anche dell’assessore Roberto Corbia, è stato un momento di confronto per chiarire le richieste della società civile algherese. L’obiettivo principale, come sottolineato dai rappresentanti delle associazioni, è l’organizzazione di un Consiglio comunale aperto. Questo servirebbe come forum di ascolto e approfondimento, preludio a una successiva seduta deliberativa in cui il Comune potrebbe prendere una posizione ufficiale sui temi dell’appello.
Le richieste presentate sono chiare e precise:
Condanna delle azioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania, definite come genocidio e pulizia etnica.
Interruzione dei rapporti di collaborazione con Israele e pressione sul governo nazionale per un embargo sulle armi.
Riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina.
Azioni concrete di solidarietà, come il conferimento della cittadinanza onoraria al medico Ghassan Abu Sittah e il supporto alla sua fondazione per la cura dei bambini feriti.
Al termine del dialogo, definito costruttivo, il sindaco si è impegnato ad accogliere la richiesta e a convocare il Consiglio comunale aperto in tempi brevi, in accordo con il Presidente del Consiglio e nel rispetto delle procedure previste.
Tra i promotori dell’iniziativa figurano decine di realtà locali, tra cui il gruppo “Alghero per Gaza”, Emergency Sassari-Alghero, il Circolo Arci Micromeria, e diverse associazioni culturali e parrocchiali, testimoniando un ampio coinvolgimento della comunità. Il documento integrale dell’appello è consultabile online e le adesioni sono ancora aperte.