Albergatori contro Regione, Tedde: «Imprenditori sardi presi per la gola»

La situazione precipita e dopo l’interrogazione la minoranza compatta ha presentato oggi una mozione urgente le cui motivazioni sono state commentate questa mattina dal Consigliere Regionale di Forza Marco Tedde, primo firmatario.

Qualche giorno fa la notizia che la Regione Sardegna ha chiesto a 28 imprenditori alberghieri la restituzione in pochi giorni dei contributi erogati in base alla L.R. 9/1998 per un valore di circa 35.000.000 di euro, aveva indotto i consiglieri regionali di Forza Italia a presentare un’interrogazione al Presidente Pigliaru. La situazione precipita e dopo l’interrogazione la minoranza compatta ha presentato oggi una mozione urgente le cui motivazioni sono state commentate questa mattina dal Consigliere Regionale di Forza Marco Tedde, primo firmatario.

«La vicenda che vede coinvolti 28 imprenditori alberghieri sardi sta assumendo contorni sempre più drammatici e preoccupanti anche per i termini che sono stati concessi per la restituzione dei contributi. Letteralmente dall’oggi al domani – prosegue l’ex Sindaco di Alghero – molte di questo 28 aziende si sono trovate in un drammatico stato d’insolvenza prodromico al fallimento. Sono passate dal programmare e gestire l’attività con soddisfacenti risultati almeno in questo prima parte di stagione, a cimentarsi con un gravissimo ed inatteso problema che potrebbe decretarne la fine. I pensieri che fino a pochi giorni fa erano rivolti già alla prossima stagione, si sono trasformati improvvisamente in paura e incertezza circa la sopravvivenza dell’azienda, con tragiche possibili conseguenze per gli imprenditori, alcuni dei quali si tramandano da generazioni l’azienda di famiglia e che rischiano di vedere andare in fumo i sacrifici di decenni di duro lavoro, e quello dei dipendenti il cui futuro è messo a serio rischio. Tutto questo – precisa l’esponete azzurro – per una svista della Regione Sardegna che oggi non può voltare le spalle a chi ha semplicemente confidato nella massima istituzione regionale. A fronte del silenzio di Pigliaru rispetto alla mia interrogazione di qualche giorno fa, oggi chiediamo – conclude Marco Tedde – che la questione venga discussa con la massima urgenza in Consiglio Regionale e che il Presidente Pigliaru ricorra ad ogni mezzo lecito che possa salvare i nostri imprenditori da morte certa. Affinché chi quotidianamente rischia col proprio patrimonio in prima persona mettendoci la faccia, possa continuare a poter almeno contare sul governo regionale».

Redazione, 6 Agosto 2015