Acquisizione dei terreni a Capo Caccia e Punta Giglio, l’assessore Daga rivendica l’operazione
Secondo l'assessore al Bilancio e al Demanio si tratta di "un grande intervento ambientale per salvare, ripristinare e valorizzare un luogo unico"

“Proteggere meglio questi luoghi straordinari è diventata una priorità fin dal mio ingresso in giunta. Capo Caccia e Punta Giglio non sono solo bellezze naturali, ma veri e propri scrigni di biodiversità, riconosciuti come sito Natura 2000 e habitat di specie di interesse conservazionistico a livello europeo”. Con queste parole l’assessore al Bilancio e al Demanio, Enrico Daga, rivendica l’operazione che ha portato all’acquisizione da parte del Comune di circa 200 ettari di terreni a Capo Caccia e Punta Giglio.
“È un grande intervento ambientale – ha sottolineato Daga – per salvare, ripristinare e valorizzare un luogo unico. Un’azione fondata su scienza, concretezza e rispetto per la natura e per le persone. Un progetto che guarda al futuro e che restituisce alla collettività un patrimonio naturale finora esposto al degrado”.
Tra i risultati attesi ci sono minori costi di gestione per il parco, una significativa riduzione degli incidenti causati da animali selvatici, un incremento del turismo sostenibile e, soprattutto, un rafforzamento della tutela di specie di interesse prioritario a livello europeo.
“Qualche buontempone vorrebbe far passare questa operazione di portata storica, come se fosse l’acquisto di un sottoscala – ha attaccato Daga – È un grande intervento ambientale per salvare, ripristinare e valorizzare un luogo unico. Si agisce con scienza, concretezza e rispetto per la natura e le persone. È una risposta seria all’abbandono, alla speculazione e alla cattiva gestione del passato. E in ultimo, non per importanza, con questo intervento pregevoli aree naturali ritorneranno concretamente a patrimonio della collettività”.