Traffico di droga, maxi operazione dei carabinieri
I militari hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Sassari, su richiesta della stessa Procura, nei confronti di 17 indagati che, a vario titolo e in concorso tra loro, sono ritenuti responsabili di produzione, coltivazione, traffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari, in collaborazione con il 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia Vena Fiorita, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, due unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivo e droga, dai Comandi Provinciali dei Carabinieri di Cagliari e Nuoro, dal Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia e dalle Compagnie Carabinieri di Ozieri, Tempio Pausania, Macomer, Sassari, Bono, Alghero e Porto Torres, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Sassari, su richiesta della stessa Procura, nei confronti di 17 indagati che, a vario titolo e in concorso tra loro, sono ritenuti responsabili di produzione, coltivazione, traffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “Green Thumb” , aveva preso il via dalle intercettazioni per l’omicidio Nieddu ad Alà dei Sardi. E’ stato dimostrato che il centro nevralgico dell’organizzazione del traffico di ingenti quantitativi di droga era gestito in Alà dei Sardi da personaggi del luogo, a loro volta in contatto con numerosi soggetti abitanti a Olbia; questi ultimi avevano messo in piedi una fittissima rete di traffico e di spaccio che, soprattutto nel periodo estivo e in concomitanza con la maggiore presenza di turisti, era in grado di rifornire moltissimi locali e strutture ricettive non solo della Costa Smeralda ma più diffusamente di tutto il nord-est della regione.
Durante le indagini, tra agosto e settembre 2017 i militari del Nucleo Investigativo avevano anche sequestrato due vastissime piantagioni di marijuana e arrestato quattro persone. Il 21 agosto 2017, dopo prolungati e complessi servizi di osservazione nelle campagne tra Monti e Berchidda, con la collaborazione dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna e del Reparto Territoriale di Olbia veniva sequestrata una fra le più vaste piantagioni di cannabis sativa mai rinvenute nell’isola, ben 4887 piante, e arrestati in flagranza, mentre vigilavano e si prendevano cura delle
piante,unl 40enne olbiese ed un pregiudicato 30enne di Onanì . A seguito di tale rinvenimento, tutto il complesso e costoso impianto di pompaggio e di irrigazione, compresi gli 8 km. di tubature con annessi raccordi, veniva sequestrato e reso inefficiente.
La marijuana era stata estirpata e, previo campionamento, distrutta. Il ricavato dalle cessioni illecite dello stupefacente, quantificato in diversi quintali, è stato stimato in circa 15 milioni di euro.
Nel corso di successivi accertamenti e di ulteriori e prolungati servizi di osservazione nella stessa area, i militari del Nucleo Investigativo Provinciale, stavolta con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura NIPAAF distaccato ad Alghero, il successivo 7 settembre 2017 avevano sequestrato un’altra enorme piantagione di marijuana, 2.534 piante, e arrestato un allevatore 34enne di Nule e un macellaio olbiese di 30 anni residente a Padru , mentre innaffiavano e curavano la coltivazione. L’operazione odierna, nel suo complesso, ha consentito di interrompere un ingente e altamente remunerativo flusso di stupefacenti destinato soprattutto ai giovani.