«L’attenzione nei confronti dei sofferenti mentali sardi è pari a zero»

L'opinione di Elisabetta Boglioli, presidente "Il Labirinto", associazione per la Tutela della Salute Mentale.

Colpisce un recente articolo dal titolo inquietante e doloroso che coglie l’occasione per evidenziare un triste primato del quale non si può andare fieri, che non ci fa onore. Come popolo sardo. E’ la Sardegna la Regione d’ Italia, con la più alta percentuale di suicidi… Ci si domanda se durante l’importante Convegno sulle problematiche Pschiatriche, tenutosi a Cagliari nei giorni scorsi, oltre a sciorinare numeri, percentuali, (uguale persone), i giovani Psichiatri ed i loro importanti relatori ,abbiano avuto modo di porsi una domanda. Perchè?

Perchè in Sardegna ci sono tanti che soffrono del “mal di vivere”, sino al punto di decidere di porre fine alla propria vita? Si è preso coscienza che in Sardegna, sul territorio, mancano i servizi rivolti ai sofferenti mentali? E là dove esistono, funzionano male? E non certo per colpa dei pochi operatori che spesso in numero esiguo, gestiscono questi Servizi. Dove è la figura dello Psichiatra, dello Psicologo, dove sono gli Assistenti sociali, gli Educatori, figure fondamentale per un processo di riabilitazione.

In totale inosservanza dei dettami contenuti nel Piano Sanitario Regionale del 2005, l’attenzione nei confronti dei Sofferenti Mentali e dello loro famiglie, è uguale a zero. Ai giovani Psichiatri presenti al Convegno, con consapevolezza, è stato spiegato che il loro ruolo è fondamentale per la cura, la riabilitazione, e che il reinserimento nella società del malato, di chi soffre di disagio psichico, passa attraverso la loro umanità, competenza, preparazione, professionalità, come previsto dalla Lg.180 del 1978 ,Legge Basaglia? Riforma psichiatrica.

Si è parlato di Principale attenzione alle Sindromi di interesse Psichiatrico. Si fa presto a contare i numeri, diverso è confrontarsi “con le Sindromi” che sono persone, che sono sofferenza,dolore, e paura del futuro per queste famiglie che non trovano sostegno e accompagnamento. Ciò che ci preoccupa,e che temiamo, è anche la futura Rivisitazione della Rete Ospedaliera, di prossima approvazione, non terrà conto delle Persone, ma solo dei numeri .In particolare di queste Persone. Almeno cosi pare! Il centro di salute mentale di Alghero insegna !

 

Elisabetta Boglioli, 25 Settembre 2017