Cultura catalana in Sardegna, Aldo e Guido Sari al Palau Moja
Lunedì 20 giugno l’Agència Catalana del Patrimoni Cultural e il Consell Nacional de la Cultura i de les Arts hanno organizzato a Barcellona una serata dedicata alla presenza della cultura catalana in Sardegna. Fra i protagonisti dell'evento i due studiosi algheresi Aldo e Guido Sari

Lunedì 20 giugno a Barcellona, nel saló del Vigatà del prestigioso Palau Moja, l’Agència Catalana del Patrimoni Cultural e il Consell Nacional de la Cultura i de les Arts hanno organizzato una serata dedicata alla presenza della cultura catalana in Sardegna. L’atto si è aperto con gli interventi del Direttore dell’ACPC, Àlex Susanna, e del Presidente del Conca, Carles Duarte, due dei più autorevoli intellettuali catalani contemporanei, ed ha visto come protagonisti e rappresentati culturali della nostra città Aldo Sari e Guido Sari.
Il professor Aldo Sari, dell’Università degli Studi di Sassari, in qualità di storico dell’arte e autore di numerose pubblicazioni relative all’influenza catalana nell’arte sarda, nel suo intervento ha messo in evidenza ed illustrato anche gli insegnamenti e le suggestioni catalane sull’arte figurativa, oltreché su quella architettonica dei secoli XIV-XVI. Guido Sari, saggista e poeta, ha presentato i suoi due ultimi volumi di versi: Els ocells màgics e Preludis, simfonies i impromptus. Per quest’ultimo libro si è trattato della prima presentazione pubblica e la scelta di Barcellona ha voluto essere un omaggio alla lingua con cui sono stati scritti i versi.
Benché in veste unicamente di scrittore e poeta, è stato tuttavia inevitabile per l’autore de “El Català de l’Alguer: una llengua en risc d’extinció” un riferimento sociolinguistico alla difficile situazione in cui si trova attualmente la lingua storica di Alghero, sostenuta da pochi coraggiosi e tenaci, folklorizzata dagli opportunisti e dimenticata, nella sostanza degli interventi, dalle istituzioni. Il numeroso pubblico ha dimostrato di gradire con calorosi e lunghi applausi gli interventi dei due studiosi algheresi. Erano presenti tra gli altri, oltre a rappresentanti del mondo culturale catalano, anche membri dell’Associazione dei sardi a Barcellona.
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