Allarme sanità ad Alghero: “Civile e Marino a Rischio”

Mulas (Comm. Sanità) denuncia: "Pediatria e Cardiologia operano a 12 ore. Il futuro della Chirurgia 2 è minacciato dalla scadenza dei contratti".

Criticità strutturali, incertezze sui trasferimenti e il destino di reparti d’eccellenza minacciati da scadenze contrattuali. È questo il quadro allarmante tracciato dal presidente della Commissione consiliare Sanità di Alghero, Christian Mulas, durante il suo intervento in Consiglio Comunale, dove ha lanciato un forte appello per una mobilitazione “al di là delle appartenenze” in difesa del diritto alla salute dei cittadini.

“Non per polemizzare, ma per responsabilità e per difendere la dignità del nostro territorio”, ha esordito Mulas, sottolineando come i fatti parlino chiaro. Nonostante gli sforzi e le nuove assunzioni, il reparto nascite rimane chiuso, mentre Cardiologia e Pediatria operano a sole 12 ore al giorno.

“I concorsi vanno deserti e i nostri professionisti resistono in condizioni difficilissime per la cronica mancanza di personale medico”, ha evidenziato il presidente, rimarcando il contesto di precarietà. Un’ombra si allunga anche su una delle eccellenze cittadine: la Chirurgia 2, guidata dal dott. Carlo Pala, che con circa 600 interventi e 800 ricoveri l’anno rappresenta un punto di riferimento provinciale. Il futuro del reparto è, però, seriamente a rischio a causa dell’imminente scadenza, il 31 dicembre, dei contratti dei quattro chirurghi a convenzione.

“Non possiamo permettere che un presidio che funziona venga lasciato senza medici. È indispensabile intervenire subito”, ha ammonito Mulas, chiedendo garanzie immediate per tutelare la continuità operativa.

Particolare allarme è stato espresso per il prossimo trasferimento dell’Ospedale Marino dall’AOU all’ASL. Mulas ha chiesto garanzie esplicite sul mantenimento del livello dei servizi e delle prestazioni mediche, scongiurando uno smantellamento di una struttura cruciale. “Parliamo di una struttura che, con una sola sala operatoria, ha effettuato oltre 1300 interventi ortopedici in un anno, attirando pazienti da tutta la Sardegna e dal continente,” ha ricordato.

Il presidente ha inoltre sollecitato l’urgente completamento e la messa in funzione delle tre nuove sale operatorie, già finanziate e ferme da due anni, per rafforzare il presidio, che da marzo 2024 è tornato a essere un supporto fondamentale per le urgenze ortopediche del pronto soccorso di Sassari. L’incertezza sul destino del personale medico e infermieristico con il passaggio all’ASL dal 1° gennaio rischia, a suo dire, di “paralizzare un reparto che oggi funziona”.

Mulas ha concluso il suo intervento con un accorato appello all’intero Consiglio: “Serve un fronte politico e territoriale unito”. “Difendere il Marino e il Civile significa difendere la salute, il lavoro e la dignità della nostra comunità. Non è una battaglia di parte, ma di responsabilità e di coscienza”, ha chiosato il presidente, invocando una mobilitazione congiunta per impedire che Alghero “torni indietro di quindici anni”.

 

27 Ottobre 2025