Tassa d’imbarco, ultimatum alla regione: “Basta rinvii, Alghero ha bisogno di agire subito”
Il consigliere comunale Bamonti (Noi Riformiamo Alghero) chiede una sospensione sperimentale del balzello per 12 mesi, soprattutto nello scalo catalano, per attirare vettori e ottenere la riapertura della base Ryanair. "Ogni euro alleggerito è un euro per il turismo".

La Regione Sardegna è chiamata ad assumere una posizione “forte e chiara” sulla questione dell’addizionale d’imbarco, una tassa che viene definita un “aggravio” che pesa sulla competitività degli scali sardi. L’appello arriva da Alberto Bamonti, consigliere comunale del Gruppo Noi Riformiamo Alghero, che chiede di superare i rinvii e agire con urgenza per rilanciare, in particolare, l’aeroporto di Alghero.
L’aeroporto catalano è storicamente considerato l’apripista per le compagnie low-cost nell’Isola e un “hub strategico per la Sardegna Nord-Occidentale” grazie alla sua posizione e al potenziale turistico e internazionale. Tuttavia, secondo Bamonti, lo scalo oggi necessita di una “riduzione degli oneri che incidono sui vettori e sui passeggeri per diventare più competitivo”, soprattutto in un momento cruciale di ripresa del settore aereo e del turismo.
Il consigliere sottolinea come il ritorno della base operativa di Ryanair, considerata “nodo strategico per consolidare traffico, frequenze e stagionalità”, sia strettamente legato a un “contesto regolatorio e fiscale favorevole”. La proposta avanzata è quella di tentare una mossa strategica: sospendere l’addizionale d’imbarco per un periodo sperimentale di almeno 12 mesi, con focus prioritario sull’aeroporto di Alghero. L’obiettivo è duplice: attrarre nuovi vettori e incentivare attivamente la riapertura della base Ryanair. “Non è più tempo di rinvii,” afferma Bamonti. “Ogni euro che alleggeriamo dal biglietto aereo è un euro in più per l’operatore turistico, per l’hotel, per il ristoratore, per l’artigiano della zona.”
A questo sgravio fiscale dovrebbe seguire, nell’intenzione del consigliere, l’avvio di una “trattativa strutturata” con Ryanair e altri vettori low cost. L’accordo dovrebbe mirare a un investimento strutturale sullo scalo algherese, che includa rotte invernali stabili, un allungamento della stagionalità e la presenza fissa di aeromobili basati.
L’obiettivo finale è chiaro: “Se vogliamo che Alghero torni a pieno titolo protagonista del trasporto aereo e dell’ospitalità nel Mediterraneo, dobbiamo agire ora.” Bamonti conclude ricordando che la Regione dispone degli strumenti necessari e che ora sono richieste “volontà politica, visione strategica e unità d’intenti fra istituzioni, territorio e compagnie aeree.”