Adulti in cerchio per educare: Alghero unisce le forze per gli adolescenti

Nel cuore dell’Alguer Family Festival, un pomeriggio di ascolto, confronto e corresponsabilità per accompagnare gli adolescenti nel loro cammino

Un pomeriggio di confronto autentico, partecipato e costruttivo ha segnato l’avvio di un percorso condiviso per la costruzione di una comunità educante ad Alghero. L’incontro, dal titolo “Crescere adolescenti, crescere comunità”, si è svolto venerdì sera nella Sala Convegni del Polisoccorso, nell’ambito dell’Alguer Family Festival.

Promosso dall’Ufficio Politiche Familiari del Comune di Alghero e curato da Akròasis APS – Pedagogia e Creatività, l’evento ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni, del mondo scolastico, parrocchiale, sportivo, del volontariato e numerose famiglie.

Guidati dalla pedagogista Monia Satta, i lavori si sono svolti secondo il metodo dell’Open Space Technology, che favorisce il dialogo orizzontale e la partecipazione attiva. I partecipanti si sono confrontati in tavoli tematici, approfondendo argomenti scelti liberamente: dall’ascolto degli adolescenti all’uso consapevole dei social, dalla prevenzione dell’isolamento alla valorizzazione delle fragilità come risorsa per l’inclusione.

«Le persone si attivano spontaneamente quando viene offerto uno spazio autentico di parola e di ascolto», ha spiegato Monia Satta. «Le metodologie partecipative permettono di costruire legami e visioni comuni, trasformando il confronto in un’occasione di crescita collettiva».

L’incontro ha visto la partecipazione attiva delle assessore Maria Grazia Salaris (Benessere della comunità e delle famiglie), Ornella Piras (Sviluppo economico) e dell’assessore Enrico Daga (Programmazione e bilancio), oltre a dirigenti scolastici, pedagogiste e assistenti sociali.

«Una comunità educante – ha dichiarato l’assessora Salaris – deve essere capace di raccogliere le istanze degli adolescenti e trasformarle in soluzioni condivise. Questo incontro è solo il primo passo di un percorso più ampio».

Sebbene gli adolescenti non fossero presenti fisicamente al workshop, sono stati il fulcro del dibattito. L’attenzione si è infatti concentrata sul ruolo degli adulti: la prima sfida, è stato ribadito, è educare gli adulti ad ascoltare, comprendere e accompagnare i giovani.

«Per prenderci cura dei ragazzi – si è detto durante i lavori – dobbiamo prima prenderci cura delle relazioni tra adulti». L’incontro ha posto le basi per la creazione di un tavolo permanente sulla comunità educante, che verrà avviato ufficialmente il prossimo 30 ottobre, in occasione di un incontro di restituzione del lavoro svolto.

Alghero si conferma così un territorio attento alle politiche familiari e giovanili, pronto a scommettere su una rete di corresponsabilità tra istituzioni e cittadini. Un modello di laboratorio sociale, dove educare diventa un processo collettivo.

18 Ottobre 2025