Alghero accoglie il libro “Sotto il cielo di Gaza”: un appello a non dimenticare
Don Nandino Capovilla e Betta Tusset presentano un libro che raccoglie storie e memorie, per contrastare l'oblio e accendere i riflettori sulla tragedia palestinese.

Non un semplice libro, ma un atto di resistenza contro l’oblio. Questo il messaggio al centro della presentazione di “Sotto il cielo di Gaza” (Edizioni La Meridiana, 2025), che si terrà giovedì 21 agosto alle 19:30 ad Alghero, presso la borgata di Sa Segada. L’evento, organizzato dalla parrocchia N. S. di Loreto e dal Comitato di borgata Sa Segada – Tanca Farrà, in collaborazione con il gruppo “Alghero per Gaza,” vedrà la partecipazione degli autori, don Nandino Capovilla e Betta Tusset.
Il volume nasce da un approccio unico: non un’analisi politica, ma una raccolta di storie e testimonianze. Gli autori si sono trasformati in “raccoglitori di storie,” ascoltando le conversazioni di Andrea De Domenico, funzionario dell’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA). Le sue testimonianze, raccolte nel corso di un anno, offrono uno sguardo senza pregiudizi su un’occupazione che ha segnato intere generazioni di palestinesi.
Il libro unisce queste memorie con preghiere del patriarca emerito di Gerusalemme, Michel Sabbah, e puntualizzazioni giuridiche, fornendo un quadro che va oltre la narrazione superficiale e spesso distorta. Il suo obiettivo, come sottolineano gli autori, è contrastare la “dissolvenza dei volti” delle vittime, un concetto caro a don Tonino Bello, per impedire che le persone diventino solo numeri in un conteggio di “danni collaterali.”
La presentazione non è solo un momento letterario. Sarà possibile acquistare il libro e anche dei dolci preparati dalle volontarie, il cui ricavato sarà interamente devoluto per aiutare la popolazione di Gaza.
Don Nandino Capovilla, parroco a Marghera e figura di spicco nella campagna “Ponti e non muri” di Pax Christi, è noto per il suo impegno nel sociale e nel dialogo interreligioso. Insieme a Betta Tusset, ha già firmato diverse pubblicazioni che raccontano storie di conflitto e di ricerca di una vita migliore.
Durante l’incontro, saranno messe a disposizione del pubblico anche due mappe, in formato poster, elaborate dall’OCHA. Queste mostrano i cambiamenti nelle condizioni di accesso ai territori tra il 2023 e il 2024, evidenziando le limitazioni alla libertà di movimento imposte alla popolazione.
Un’occasione, quindi, per riflettere, apprendere e agire, per non “vivere l’ignoranza della questione palestinese, facendola iniziare dal 7 ottobre del 2023,” come ammonisce il testo. L’evento di Alghero si propone di essere un passo concreto per “scucire la bocca per dire la verità, pietra angolare di ogni pace.”