“Dati reali, soluzioni concrete: così si governa il turismo”
Il Responsabile Sardegna del Dipartimento Turismo Fratelli d'Italia, Marco Di Gangi, replica al recente intervento del presidente della commissione ambiente del Consiglio comunale di Alghero Christian Mulas sul rapporto tra gestione dei rifiuti e locazioni turistiche.

«L’ennesima crociata contro le locazioni turistiche, rilanciata dal consigliere Christian Mulas, rischia di diventare la comoda foglia di fico dietro la quale nascondere i veri nodi irrisolti della città: dalla gestione deficitaria dei rifiuti alle carenze infrastrutturali, fino all’assenza di un piano efficace per parcheggi e servizi pubblici.» Così Marco Di Gangi, responsabile Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna.
«Le cifre diffuse da Mulas – secondo cui vi sarebbero “almeno 5.000 case affittate in nero” – appaiono non solo iperboliche, ma prive di qualunque riscontro oggettivo. I numeri reali raccontano un’altra storia: da quando è stato introdotto il CIN (Codice Identificativo Nazionale), strumento essenziale per la tracciabilità delle locazioni turistiche, nella banca dati regionale risultano circa 3.400 unità regolarmente registrate nel Comune di Alghero. Un dato che certifica l’efficacia del sistema e l’emersione di una realtà economica finora troppo spesso ignorata o sottovalutata. Attribuire alle locazioni turistiche la responsabilità delle criticità nella gestione dei rifiuti significa individuare un comodo capro espiatorio, distogliendo l’attenzione dalle vere responsabilità amministrative. Non si può giustificare la presenza di sacchi abbandonati o i disservizi nel porta a porta senza prima interrogarsi su: quali controlli effettivi svolga il Comune, quali informazioni siano fornite agli ospiti e soprattutto quali misure concrete siano state adottate per gestire con efficienza i flussi turistici».
«Il problema va affrontato con realismo: ad esempio molti turisti lasciano gli appartamenti in giorni che non coincidono con quelli della raccolta porta a porta. Non avendo alternative valide, finiscono per disfarsi dei rifiuti come possono, spesso in modo scorretto. Per questa tipologia di ricettività, sarebbe perciò utile ipotizzare soluzioni diverse, definite attraverso un confronto con le rappresentanze del comparto».
«Anche sul fronte dell’imposta di soggiorno, da anni associazioni e consorzi turistici chiedono trasparenza nella gestione e la destinazione di una quota del gettito a sostegno diretto del comparto, oltre a un reale cambio di passo nei controlli sull’abusivismo. Ora che esiste il CIN, il Comune ha tutti gli strumenti per completare l’opera, accompagnando chi non è ancora in regola a mettersi al passo. Infine, invito il consigliere Mulas a farsi parte diligente presso l’Amministrazione comunale affinché venga finalmente attivato il Tavolo tecnico per il turismo, organo previsto dal Consiglio comunale proprio come sede stabile di ascolto, confronto e co-progettazione. Il turismo non è fatto di avversari da mettere all’angolo, ma di operatori e decisori che vogliono contribuire alla soluzione dei problemi, non esserne il bersaglio. Governare il turismo significa ascoltare, conoscere e agire con responsabilità. Alimentare il conflitto non serve a nessuno, tanto meno alla città» – conclude Di Gangi.