Treno a Idrogeno, Cocco (FdI): “Si avvii il percorso per indire un referendum”
Il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, interviene sul dibattito in corso riguardo il progetto del treno a idrogeno.

“Il tempo delle ambiguità è finito. Se la politica non ha il coraggio di scegliere, allora siano i cittadini a farlo: Fratelli d’Italia propone un referendum per decidere sul progetto del treno a idrogeno. Un tema importante per il futuro della città non può restare ostaggio di tatticismi e divisioni. La Commissione Speciale ha incontrato l’ARST, la Provincia, l’ufficio tecnico del Comune. Chi continua a mancare, invece, è la politica: quella comunale e quella regionale. Se da una parte c’è chi ha il coraggio di dirsi favorevole o contrario, dall’altra c’è chi preferisce l’ambiguità, fingendo di non dover scegliere. Il risultato è che la maggioranza che governa Alghero – e la Sardegna – è divisa e cerca di nasconderlo.” Così Alessandro Cocco, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia, interviene sul dibattito in corso riguardo il progetto del treno a idrogeno.
“Personalmente sono favorevole al progetto del treno – sottolinea il capogruppo di FdI – Ogni investimento in infrastrutture va valutato con pragmatismo, soprattutto se riguarda il nostro aeroporto. Il collegamento tra l’aeroporto di Alghero e Sassari rappresenta un rafforzamento importante della nostra posizione nel Nord Sardegna. L’aeroporto è la più grande risorsa logistica di cui disponiamo: ogni progetto che ne accresce la centralità, merita attenzione e supporto.”
“Lancio una proposta semplice: se certa politica non ha il coraggio di prendersi le proprie responsabilità e decidere, allora si ascoltino direttamente i cittadini. Si avvii il percorso per indire un referendum, come previsto dallo Statuto comunale. Che sia la comunità intera, non solo i comitati o il Consiglio, a decidere cosa vuole per il futuro di Alghero. Abbiamo bisogno di chiarezza, non di ambiguità.”
“La discussione sulla strategicità del progetto – prosegue Cocco – è stata fatta da chi finanzia: il Ministero, che ha valutato e approvato le relazioni progettuali elaborate da ARST, ritenendole meritevoli. Possiamo avere opinioni, ma non stiamo decidendo fra più alternative. La discussione pubblica mette a confronto il treno con il progetto della metrotranvia: sarebbe stata (e tuttora resta) un’opera utile, capace di connettere davvero il Nord-Ovest – Alghero, Olmedo, Sassari, Sorso, Porto Torres – riducendo distanze, costruendo un mercato interno più dinamico, con una penetrazione urbana della mobilità. Ma oggi non siamo di fronte a una scelta tra progetti: stiamo valutando se cogliere o meno un’opportunità concreta, già finanziata, all’interno di un programma che – con tutti i suoi limiti – impone di lavorare solo su treni a idrogeno.”
“Diciamo le cose come stanno: la logica del Next Generation EU e della transizione ecologica ideologizzata ha portato a finanziare non ciò che serve, ma ciò che rientra nei paletti ideologici di certe forze politiche che hanno governato Bruxelles negli scorsi anni. Non infrastrutture utili, ma progetti compatibili con i dogmi dei sedicenti ambientalisti. Esattamente quanto Fratelli d’Italia ha sempre denunciato. Noi ci mettiamo la faccia: siamo favorevoli al progetto. Se la maggioranza ha idee diverse, lo dica chiaramente. E se non ha il coraggio di decidere, lasci la parola ai cittadini.” – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia