4 Novembre: la Brigata Sassari apre le porte delle caserme ai cittadini (FOTO)

In occasione della solenne ricorrenza, la brigata “Sassari” ha aperto al pubblico le caserme “Monfenera” di Cagliari, “Gonzaga” di Sassari, “Pisano” di Teulada e “Bechi Luserna” di Macomer

Questa mattina a Sassari, presso il monumento alle vittime di tutte le guerre sito all’interno del parco “Emanuela Loi” di via Montello, ha avuto luogo la cerimonia celebrativa del 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”, che quest’anno coincide con il 96° anniversario della fine della Prima guerra mondiale. Novantasei anni or sono, infatti, i soldati italiani – e tra essi i fanti della gloriosa Brigata “Sassari” – si apprestavano a resistere sul Piave per poi portare a compimento, in quella che fu l’ultima guerra del Risorgimento nazionale, l’unificazione d’Italia. La cerimonia ha visto lo schieramento della compagnia d’onore interforze e della banda musicale “Luigi Canepa” che hanno reso gli onori ai labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma ed ai gonfaloni della città e della provincia di Sassari.

Alla presenza della massime cariche istituzionali del territorio, fra esse il comandante della brigata “Sassari”, generale Arturo Nitti, sono state deposte le corone d’alloro ai Caduti, cui hanno fatto seguito le letture dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa. Successivamente, è stata data lettura del Bollettino della Vittoria e della motivazione della Medaglia d’Oro al Milite Ignoto. In occasione della solenne ricorrenza, la brigata “Sassari” ha aperto al pubblico le caserme “Monfenera” di Cagliari (sede del 151° reggimento fanteria “Sassari”), “Gonzaga” di Sassari (sede del 152° reggimento fanteria “Sassari”), “Pisano” di Teulada (sede del 3° reggimento bersaglieri) e “Bechi Luserna” di Macomer (sede del 5° reggimento genio guastatori) per consentire ai visitatori, attraverso alcuni spazi espositivi appositamente allestiti, di conoscere la Forza Armata, la sua storia, i suoi mezzi e soprattutto le opportunità professionali che oggi l’Esercito Italiano mette a disposizione dei giovani.

In particolare, una serie di mostre fotografiche e la proiezione di alcuni filmati hanno contribuito ad illustrare l’operato dei “Diavoli Rossi”, dalle origini dei loro gloriosi reggimenti fino ai più recenti impegni operativi all’estero. I più innovativi sistemi di simulazione sull’impiego degli armamenti di ultima generazione sono stati resi fruibili a quanti hanno voluto cimentarsi nell’addestramento dei “Dimonios”. Inoltre, nella caserma “La Marmora” di Sassari – sede del Comando Brigata – è stato possibile visitare il Museo storico della Grande Unità che custodisce le tradizioni dei leggendari “Diavoli Rossi”, il cui mito continua ad affascinare e a richiamare migliaia di visitatori, tra cui numerose scolaresche. Analoga iniziativa ha riguardato la caserma “Pisano” di Teulada, in cui è stata aperta al pubblico la “Sala cimeli e ricordi” del 3° reggimento bersaglieri, nelle cui sale espositive sono presenti numerosi documenti di grande interesse storico riguardanti l’epopea risorgimentale, il Primo e il Secondo conflitto mondiale dell’unità più decorata dell’Esercito Italiano.

 

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4 Novembre 2014