Siccità e reflui, Tedde: “Secretata delibera di modifica direttive”

il consigliere regionale di Forza Italia commenta la mancata pubblicazione della delibera del 6 marzo con la quale la Giunta Regionale ha  modificato la direttiva del 2008 sul riutilizzo irriguo delle acque reflue depurate.

“Se a distanza di oltre due settimane dalla sua adozione una delibera così importante rimane secretata c’è da preoccuparsi”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta la mancata pubblicazione della delibera del 6 marzo con la quale la Giunta Regionale ha  modificato la direttiva del 2008 sul riutilizzo irriguo delle acque reflue depurate. L’atto della Giunta ha eliminato l’obbligo di miscelare in pari misura le acque depurate con quelle grezze provenienti da sistemi di accumulo  che in precedenza doveva rispettare il rapporto di 1 : 1.

“A maggio dello scorso anno avevamo accolto  con grande soddisfazione la decisione del Consorzio di Bonifica della Nurra  di utilizzare finalmente le acque reflue del depuratore di San Marco. Gli orologi del sistema depurativo algherese erano ritornati indietro di 6 anni, all’estate del 2011. All’epoca, quando ancora ad Alghero era in carica l’amministrazione cittadina di centrodestra – ricorda l’ex sindaco- le acque depurate venivano dirottate nelle condotte del Consorzio di Bonifica per irrigare i terreni della Nurra,  evitando lo scarico nel Rio Filibertu e utilizzando la preziosa risorsa idrica secondo il rapporto di miscelazione 1:1. Rapporto che strumentalmente certa politica di centrosinistra e certa stampa organica  aveva osteggiato -denuncia l’ex sindaco di Alghero- impedendo negli anni successivi l’uso irriguo dei reflui e provocando il dannoso fenomeno della marea gialla derivante dallo scarico dei reflui estivi nella laguna del Calik”.

“Ed è veramente significativo che l’utilizzo a fini irrigui delle acque trattate da questo impianto di terza generazione sia avvenuto nel 2017 sulla base del Piano di gestione e dell’autorizzazione allo scarico della Provincia di Sassari del maggio del 2011,  che sono stati ritenuti ancora  vigenti ed efficaci dagli enti regionali e dalla Provincia di Sassari che fin da allora certificavano che l’impianto è dotato di tutti gli elementi infrastrutturali per l’utilizzo dei reflui depurati per irrigare i campi. Ma oggi cosa accadrà? Coloro che all’epoca in cui la Regione e Alghero erano amministrati dal centrodestra e puntavano il dito sollevando scudi politici contro la miscelazione in pari misura delle acque reflue del depuratore e quelle del Cuga oggi cosa avranno da dire posto che la Giunta di centrosinistra ha eliminato l’obbligo di miscelazione?” -si interroga il consigliere di Forza Italia-.

“Il che significa che i reflui andranno ad irrigare la Nurra senza essere preventivamente miscelati con le acque grezze del Cuga. E quali sono i motivi che impediscono alla Giunta Pigliaru la pubblicazione di una delibera così importante? Queste sono le questioni e i quesiti che con i colleghi del Gruppo di Forza Italia abbiamo posto a Pigliaru con apposito atto di sindacato ispettivo al quale pretendiamo venga data risposta in tempi rapidi, visto che il comparto agricolo regionale, e quello della Nurra in particolare, è reduce dalle negative conseguenze della crisi idrica causata dalla siccità che ha caratterizzato l’ultima stagione estiva. E pretendiamo che Pigliaru risponda anche all’interrogazione del novembre dello scorso anno con la quale denunciavamo l’immobilismo della Regione in tema di pianificazione delle strategie di sviluppo del comparto irriguo nonostante gli accorati appelli del Consorzio di Bonifica della Nurra” -chiude Tedde.

21 Marzo 2018