Pet therapy: stop al fai da te, la Sardegna detta le regole

Le prossime settimane la Regione recepirà le Linee Guida del Ministero della Salute

Pet therapy, stop all’improvvisazione. La Sardegna si appresta a recepire le Linee Guida Nazionali emanate nel 2015 dal Ministero della Salute. L’annuncio che finalmente anche l’Isola avrà presto regole certe in tema di Interventi assistiti con gli animali, arriva da Nuoro. «La Regione Sardegna recepirà le Linee Guida fin dalle prossime settimane», anticipa Gianni Salis, capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla Sanità in apertura del convegno organizzato dall’associazione di promozione sociale UnichentU per diffondere l’importanza degli IAA.

Il rappresentante istituzionale auspica inoltre che sorga nella città ai piedi dell’Ortobene un polo formativo di eccellenza per figure professionali che possano operare in questo settore: «Mi piacerebbe che partissero dei corsi all’Università di Nuoro – afferma Salis – abbiamo la capacità organizzativa e le risorse umane. Siamo pronti a sostenere questa attività».

Entusiasmo anche da parte dell’amministrazione comunale che ha concesso all’evento il patrocinio del Comune: «Abbiamo accolto con grande favore l’iniziativa dell’associazione UnichentU», dichiara l’assessore ai Servizi Sociali Valeria Romagna prima di passare il microfono agli autorevoli ospiti della giornata formativa nell’Auditorium della Biblioteca Satta. A cominciare dalla veterinaria Raffaella Cocco, in rappresentanza del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, in prima fila da oltre dieci anni nel campo degli Interventi Assistiti con gli animali. L’esperta di benessere e comportamento animale spiega come si prepara un cane co-terapeuta, e quali sono gli ambiti in cui può operare. Fa inoltre il punto sulle Linee Guida Nazionali che anche la Sardegna finalmente sposerà a breve e pone l’accento sull’importanza del lavoro di equipe.

A seguire la dottoressa Maria Rita Piras, che fino allo scorso mese di novembre ha diretto l’Unità Valutativa Alzheimer n.1, presso la Clinica Neurologica dell’Azienda mista di Sassari, illustra un modello di riabilitazione cognitiva nella malattia di Alzheimer e i risultati incoraggianti ottenuti: «L’obiettivo ovviamente non è arrivare alla guarigione, ma stabilizzare il quadro, ridurre gli stati d’ansia e quindi migliorare la qualità della vita del paziente», evidenzia la Piras.

Un altro ambito in cui la presenza del cane agevola il lavoro del terapeuta riguarda i disturbi dello spettro autistico. Alla psicologa e psicoterapeuta Giuseppina Campana, responsabile IAA del Progetto AlbatroSS, il compito di approfondire questo argomento con l’ausilio di filmati che mostrano casi clinici.

Non solo. Con la complicità dei quattro zampe Maya, Aker, Wind, Happy, Vita, Otti, Nicky, Jana e Frida guidate dai loro coadiutori Sara Sechi (veterinaria), Luisa Delussu, Pierpaola Pisanu, Alex Hottejan, Antonio Rubanu e Carla Ticca, nel pomeriggio, il pubblico ha potuto osservare uno spaccato di cosa avviene concretamente durante le sedute.

Sono stati questi i momenti più emozionanti della giornata con la partecipazione dei ragazzi della Comunità sociale Approdi, dell’associazione Asterix, di Progetto Uomo e dell’Asd Speady Sport, coinvolti sotto la sapiente guida della dottoressa Campana, in alcune attività pratiche con i cani coterapeuti. L’associazione UnichentU, che ha organizzato l’evento in collaborazione con il Consorzio per la Pubblica Lettura “S.Satta”, l’associazione ComuniCanem di Olmedo, il progetto AlbatroSS e TrainDog Orgosolo, si darà da fare affinché questa giornata abbia un futuro, con il concretizzarsi di progetti di IAA nel territorio.

4 Febbraio 2017