Nainggolan segnalato come ‘terrorista’, trova i poliziotti in camera

Alcuni ospiti di un hotel di Anversa hanno allertato gli agenti per quel "soggetto sospetto e potenzialmente pericoloso" avvistato nella hall. Il look del calciatore, l'abbigliamento e i tatuaggi alla base del clamoroso equivoco.

“Soggetto sospetto e potenzialmente pericoloso”. Il Belga Radja Nainggolan, ex centrocampista del Cagliari ora alla Roma, è stato scambiato per un terrorista per via del suo aspetto. Cresta, tatuaggi, abbigliamento e sguardo da duro hanno indotto alcuni ospiti dell’albergo di Anversa a segnalare alle forze dell’ordine quella persona… morale della favola, al rientro in camera il ‘ninja’ (così è soprannominato dai tifosi) ha trovato alcuni poliziotti ad attenderlo.

A rilanciare la notizia è stato il sito ad.nl che ha raccontato come, in seguito all’annullamento della partita amichevole tra i ‘diavoli rossi’ e la Spagna per motivi di sicurezza (nello stesso giorno, di sera, è stata cancellata Germania-Olanda ad Hannover per un presunto allarme bomba), il calciatore soggiornasse nell’hotel della città natale prima di far ritorno a Roma. Una giornata di relax, l’ultima accanto a famiglia e amici prima di tuffarsi di nuovo tra le onde del campionato, che ha avuto per fortuna un epilogo lieto. “I clienti dell’albergo pensavano avessi uno sguardo minaccioso – ha poi ammesso Radja ai media locali -. Per fortuna la polizia mi ha riconosciuto in fretta e abbiamo scattato qualche foto”.

Entrato in camera, Nainggolan è stato subito riconosciuto dagli agenti che, dopo avergli posto le scuse per quanto accaduto, gli hanno stretto la mano e chiesto di posare insieme per una foto ricordo. Immagine postata su Twitter e immediatamente condivisa dal giocatore che appare sorridente accanto agli uomini della sicurezza che pochi minuti prima erano pronti ad accoglierlo con ben altro spirito… Anche questo fa parte dello stato di grande tensione emotiva in cui l’Europa è piombata all’indomani della strage compiuta dai terroristi a Parigi.

Lo stato d’allerta è massimo: in Spagna, in occasione del Clasico tra Real Madrid e Barcellona, le autorità hanno rafforzato i controlli e disposto un servizio d’ordine impiegando circa 2500 agenti; stesso copione anche in Italia sia in occasione della partita di cartello tra Juventus e Milan, ma più ancora dopo la relazione dell’intelligence americana su Roma, San Pietro e il Duomo considerati obiettivi sensibili.

Tratto da www.fanpage.it ©

Maurizio De Santis, 19 Novembre 2015