Campagna antincendi, Tedde attacca la Regione: “Non si gioca con la sicurezza dei sardi”

"Solo a giugno, a stagione ampiamente iniziata, ha provveduto a far visitare l’88% del personale. Un dato che certifica il deplorevole ritardo e l’incapacità dell’Amministrazione Regionale di predisporre, organizzare e gestire un servizio di fondamentale importanza per la Sardegna a causa dell’alta incidenza del rischio incendi nella nostra regione" - dichiara il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale.

“La Regione Sardegna ammette che solo a giugno l’88% del personale del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale era stato sottoposto a visita d’idoneità. Lo fa rispondendo ad un’interrogazione presentata da me e dal Gruppo di Forza Italia con la quale chiedevamo conto dei paurosi ritardi nel sottoporre a visita medica coloro che avrebbero dovuto prendere parte alla campagna antincendio 2017″. – a dichiararlo è Marco Tedde Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale.

“Per intenderci, – spiega Tedde – si tratta del personale che sul campo difende i sardi, i visitatori, i turisti e la nostra meravigliosa terra dagli incendi in una stagione che come dimostrano gli ultimi avvenimenti passerà probabilmente alla storia come la più “calda” di tutti i tempi. In un territorio caratterizzato dalla naturale negativa vocazione di essere oggetto d’incendi. Rispetto a questo la Regione Sardegna cosa fa? Si ricorda irresponsabilmente solo a marzo del 2017 di avviare la gara per individuare il soggetto che dovrà eseguire le visite. Poi perde altri 2 mesi e mezzo per stabilire se una delle offerte pervenute è congrua”.

“Infine – attacca ancora l’ex Sindaco di Alghero – ci viene a dire, mettendolo per iscritto, che solo a giugno, a stagione ampiamente iniziata, ha provveduto a far visitare l’88% del personale. Un dato che certifica il deplorevole ritardo e l’incapacità dell’Amministrazione Regionale di predisporre, organizzare e gestire un servizio di fondamentale importanza per la Sardegna a causa dell’alta incidenza del rischio incendi nella nostra regione. Per queste ragioni abbiamo con l’ennesima interrogazione chiesto al Presidente Pigliaru di conoscere le ragioni dei gravi ritardi, di sapere perché la macchina amministrativa si è messa in moto solo a marzo e quali siano le “complesse e complicate problematiche” che hanno fatto impiegare agli uffici regionali ben 2 mesi e mezzo per una semplice verifica di congruità dell’offerta. Non si gioca con la sicurezza dei cittadini sardi” – conclude il consigliere regionale algherese.

14 Luglio 2017