Ancora una volta un attacco mirato contro l’Aquarium di Alghero

“Una lettera dal contenuto prettamente diffamatorio la cui veridicità andava indiscutibilmente verificata... Ritengo non sia giusto permettere che il 'vezzo' si riverifichi impunemente negli anni a venire”.

“Una lettera, inviata e pubblicata dalla Nuova Sardegna di domenica 3 agosto nella Rubrica ‘La parola ai lettori’, che non meritava assolutamente di essere presa in considerazione per il contenuto prettamente diffamatorio”. Questo il commento d’esordio del Direttore dell’Aquarium di Alghero che prosegue affermando che “Sarebbe stato opportuno e doveroso vagliare la veridicità di quanto asserito dal ‘turista’ sceso da Sassari a visitare l’Aquarium, spinto da vere e proprie allucinazioni persecutorie nei confronti della Direzione visto che con incredibile superficialità parla della tartaruga Genoveffa che da ben oltre un anno non fa più parte dei numerosi esemplari della fauna ittica ospitati nelle vasche della struttura.

E Poiché l’attacco del signor Salis va letto come fotocopia di una precedente lamentela risalente a due estati or sono ritengo che non sia giusto permettere che il ‘vezzo’ si riverifichi impunemente, negli anni a venire. Nel frattempo rifletto sul fatto che non sarebbe stata improduttiva l’iniziativa di una veloce chiacchierata telefonica del responsabile della rubrica dott. Manlio Brigaglia con la direzione dell’Aquarium per appurare la veridicità di quanto gratuitamente affermato dal Signor Massimo Salis. Con la certezza di poter meglio chiarire ‘rubo’ qualche oretta agli impegni quotidiani per esporre formale querela all’autorità competente per quanto affermato nella lettera appresso riportata, integralmente” .

“Quell’acquario è un lager per pesci” Tratto da La Nuova Sardegna di Domenica 3 agosto.( Rubrica La parola ai lettori. Risponde Manlio Brigaglia). “Qualche domenica fa siamo stati ad Alghero a fare un giro al mare con la mia famiglia, poi purtroppo ci è venuta in mente la pessima idea di entrare “all’acquario” perché quello non è un acquario ma un lager per pesci, una cosa oscena: un tanfo di muffa insopportabile i pesci rinchiusi in minuscole vasche che hanno a malapena lo spazio di muoversi , tra cui Genoveffa un’enorme tartaruga rinchiusa in in una vasca di 2 metri, piccolissima per lei. Ma io mi chiedo dove sia la finanza, la protezione animali, gli ambientalisti, i cittadini stessi di Alghero che nella loro cittadina permettono che i turisti possano assistere ad uno scempio del genere. Qualcuno intervenga subito per far chiudere quel lager, è una cosa indegna per la Sardegna”. Massimo Salis, Sassari

11 Agosto 2014