«Allagamenti ad Alghero, opere realizzate in totale spregio delle norme e delle Leggi»

L'opinione di Raffaele Cadinu

Questa lettera aperta nasce dall’ennesimo allagamento, contestato e subito da tutti, compresi i responsabili che forse cercano di scaricarsi delle responsabilità. Questa lettera aperta nasce per la fotografia in prima pagina sui quotidiani, che in un clima quasi goliardico, illustrano una canoa con due persone apparentemente divertite, mentre navigano non in acque pulite ma sulla via Lido in un mare di liquami. Questa lettera aperta nasce dalla pubblicità negativa nella quale, ancora una volta annega la città di Alghero, violentata da un gruppo nemmeno tanto grande di incapaci, pagati però profumatamente come capaci, per realizzare opere in totale spregio delle norme e delle Leggi. Questa lettera aperta nasce dall’inerzia della Giustizia, rallentata dalle pause estive e da quelle di fine anno, ed infine bloccata dalle prescrizioni. Questa lettera aperta nasce dalla rabbia generata dall’impotenza dei cittadini di poter fare direttamente qualcosa per evitare questi disastri. Questa lettera aperta nasce infine nella speranza di poter porre rimedio allo sfacelo, allontanando i responsabili dai loro posti istituzionali, al fine di evitare che gli stessi continuino, sempre pagati profumatamente, a generare ulteriori danni o peggio nella posizione di poter nascondere le loro manchevolezze.

Non vorrei fare illazioni, ma evidentemente il principio della giustizia di chi subisce il danno è diverso da quello di chi lo crea, altrimenti i problemi sarebbero pressoché risolti. Pertanto mi rivolgo direttamente a Lei Sig. Sindaco, che rappresenta tutti i cittadini, per suggerirLe un piccolo intervento. Vede… Sig. Sindaco…, la Passeggiata Bousquet, io la chiamo in tal modo non per errore ma per orrore, così che rimanga indelebile il nome di chi ha progettato le opere che funzionano male. Deve sapere, Sig. Sindaco, che le carreggiate di essa non hanno la larghezza definita dal Codice della Strada, ma sono invece più strette, rendendo quasi impossibile la scorrevolezza del traffico se è presente un autobus o un camion su una di esse. Deve sapere, Sig. Sindaco, che le caditoie per una parte non sono collegate ad un sistema di scarico, ed anzi, nonostante all’epoca della realizzazione le Leggi fossero già in vigore, non sono state realizzate nemmeno le vasche di separazione della prima pioggia. Deve sapere, Sig. Sindaco, che gli scarichi delle poche caditoie collegate ad un sistema di smaltimento, defluiscono direttamente nel canalone di San Giovanni. Deve infine sapere Sig. Sindaco, considerato che ha fatto anche la denuncia in Procura, che verosimilmente non esiste alcuna autorizzazione allo scarico delle acque meteoriche delle caditoie suddette verso il canalone che sfocia direttamente in mare.

Le suggerisco pertanto, Sig. Sindaco, visto che lo smaltimento delle acque bianche sono a carico dell’Amministrazione che presiede e non a carico di Abbanoa, di avviare una piccola e poco costosa campagna di verifica che accerti quali caditoie non siano collegate ad un sistema fognario, e se le caditoie rimanenti siano invece collegate direttamente al canale di San Giovanni. Non vorrei che dopo il temporale al posto della quiete arrivi invece la tempesta del Fuori Norma della Asl, obbligandola ad emettere l’ennesimo divieto di balneazione, poiché i liquidi che si sono riversati nella passeggiata Bousquet non erano solo acque meteoriche, ma reflui fognari. Lascio per ultimo invece l’argomento della responsabilità, anch’esso abbastanza semplice da risolvere: Sig. Sindaco, si faccia consegnare dal Dirigente del settore il progetto della Passeggiata Bousquet e il relativo certificato di collaudo dei lavori. Leggerà nei predetti documenti sia i nomi di chi doveva controllare sia di quelli che hanno collaudato l’opera e che hanno dichiarato la regolare esecuzione dei lavori. Faccia verificare se qualcuno di questi responsabili abbia sollecitato le imprese esecutrici, come da obbligo giuridico e contrattuale, a porre rimedio in Garanzia alle eventuali problematiche, o se invece si siano dimenticati di farlo facendo scadere i termini. Se renderà pubblici questi documenti la popolazione Le sarà molto grata e saprà finalmente con chi prendersela…

Raffaele Cadinu, 25 Luglio 2016