«Adeguamento strumenti urbanistici al PAI: la fretta non sia cattiva consigliera»

Intervento del Presidente del Comitato Zonale Nurra

«Il recente intervento dei vari partiti e movimenti dell’opposizione quali Patto Civico Alghero, NCD, Psd’Az, Partito Democratico, Gruppo Misto, le prese di posizione di Forza Italia e la recente analisi del consigliere di maggioranza Nonne, sia sulle osservazioni della Regione in merito ai contenuti del Piano di Valorizzazione della Bonifica sia sulle osservazioni protocollate, hanno messo in luce le tematiche e le criticità che abbiamo più volte evidenziato e che ora vorremmo arricchire, in maniera costruttiva, con altre considerazioni» – Così il Presidente del Comitato Zonale Nurra, Daniele Dore, e i coordinatori Tiziana Lai e Donatella Manunta.

«Fin dall’inizio del percorso di pianificazione come Comitato Zonale Nurra – spiegano – abbiamo avviato un confronto con cittadini, aziende e tecnici attraverso varie assemblee e tavoli di lavoro volte ad approfondire e studiare le criticità del Piano. Da questa approfondita analisi sono nate le osservazioni che dovrebbero essere per l’amministrazione la base di confronto per correggere il piano e adeguarlo alla realtà del territorio. Punto focale del lavoro svolto è l’osservazione redatta per conto del nostro comitato e firmata dal geologo Antonio Enrico Manca e l’ingegnere idraulico Giovanni Antonio Fadda, che ha dettagliato le problematiche delle aree di salvaguardia ambientale (H3*) legate alla pericolosità idrogeologica e che, con il supporto delle adesioni dei cittadini, è stata protocollata chiedendo la correzione del PCVB a seguito dell’elaborazione delle apposite varianti agli strumenti posti alla base della adozione e approvazione del Programma (PAI, PSFF e PGRA) essendo gli stessi viziati da errori di valutazione di carattere topografico ed altimetrico».

«Lo scorso mese di maggio – proseguono – l’amministrazione comunale ha affidato ad uno studio professionale con determinazione n.1497 l’incarico per lo “studio di dettaglio per l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali al piano per l’assetto idrogeologico (PAI)” per l’intero territorio del Comune di Alghero.  A tal proposito apprendiamo a mezzo stampa che tale studio sarebbe già pronto e che ci sono pressioni perché venga inviato all’Autorità di Bacino quanto prima per l’approvazione.  In tal senso rimaniamo stupiti che il lavoro di studio e di dettaglio per chiedere alla Regione Sardegna le varianti a quegli strumenti urbanistici Regionali (PAI, PSFF e PGRA), che hanno di fatto causato quei vincoli così restrittivi per le aziende ed i cittadini dell’agro, sia già pronto per essere votato dalla massima assise cittadina. Ricordiamo infatti che l’osservazione verte principalmente alla tutela di quasi 800 ettari di terreni fertili e coltivabili che, per vari errori cartografici e di valutazione pianificatoria, vengono posti sotto vincolo totale facendoli di fatto diventare non più agricoli».

«Auspichiamo quindi che il lavoro svolto fin’ora dai tecnici incaricati e dai progettisti dell’amministrazione sia stato fatto tenendo presente quanto segnalato dai cittadini che vivono e lavorano nel territorio con la presentazione delle osservazioni. Auspichiamo inoltre che i nostri rappresentanti in consiglio comunale nell’analisi delle osservazioni e dello studio del nuovo PAI tengano in seria considerazione le richieste di chi vive e produce reddito nel territorio e che non considerino come rappresentative quelle richieste fatte da chi il territorio non lo vive e non lo lavora e che ha solo fini prettamente speculativi andando di fatto contro chi invece dall’agricoltura produce reddito» – concludono i rappresentanti del Comitato.

13 Luglio 2017