Vendemmia record per le cantine algheresi

Quasi ultimate le operazioni di raccolta. Tanta uva, e di buona qualità, si trasformerà presto in vino da portare sulle tavole di tutto il mondo.

Con la raccolta delle uve rosse tardive, si sta per concludere la vendemmia Algherese. E se è ancora presto per avere cifre ufficiali su quantità e qualità, siamo già abbastanza avanti per ipotizzare un primo bilancio «Quest’annata si preannuncia molto buona e per certi aspetti sarà un’annata eccezionale – ci fanno sapere dalla Cantina di S.Maria La Palma – Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo avuto rare piogge e lunghi periodi soleggiati, un clima ideale per una maturazione ottimale delle uve. Già ora, a vendemmia non ancora ultimata, possiamo comunque affermare che stiamo raccogliendo ottimi frutti. Si prevedono circa 60mila quintali, divisi in circa 40mila di bianco e 20 mila rosso, raccolti da 700 ettari di territori coltivati»

Non molto diverso quanto riferitoci da un’altra cantina Algherese. «Tutto il 2016 ha avuto un andamento climatico ottimale – ci riferiscono dai Poderi Parpinello – La buona escursione termica fra giorno e notte ha fatto si che la qualità delle uve sia superiore alla media . Per quanto riguarda la maturazione siamo in linea con le precedenti annate, ma da un punto di vista quantitativo, rispetto all’annata 2015, si nota un leggero incremento della produzione del Vermentino e una diminuzione del Cannonau. Le altre varietà si attestano su una produzione normale. Non abbiamo, invece raffronti statistici, per quanto riguarda la raccolta delle uve destinate alla produzione del vino spumante, giacché per noi è una novità di quest’anno. Comunque – continuano alla “Parpinello” – il perfetto andamento climatico, la giusta quantità di produzione e i primi risultati sulle fermentazioni dei vini appena ottenute e degustati, fanno capire che l’annata del 2016 sarà un’eccellente annata per la produzione di ottimi vini»

Insomma, considerata la prudenza tipica di chi, non disponendo ancora di dati certi ed ufficiali, deve rilasciare tali dichiarazioni, pare proprio che l’anno prossimo il nostro territorio debba disporre di vino in abbondanza e di ottima qualità, da esportare in tutto il mondo. Una notizia finalmente positiva nel mare di cose che ad Alghero non vanno per niente bene. Come positivo, già da alcuni anni, è anche l’andamento dell’intero settore vitivinicolo. Le aziende, interpellate, ci confermano il trend di crescita, a dispetto di un’economia generale, sia Italiana che Algherese, in vistoso declino. Per la Cantina di S.Maria La Palma, «Si registra un progresso dovuto agli investimenti realizzati negli ultimi anni e ad alcune felici intuizioni – affermano decisi – Grazie a questo mix, si sono aperti nuovi mercati ed è stata ampliata la gamma di prodotti, coprendo nuove fasce di mercato. Una delle intuizioni che più ci sta regalando grosse soddisfazioni, è legata all’apertura del reparto spumanti frizzanti. Un progetto nato circa 3 anni fa, che ora è nel pieno del suo svolgimento e si è oramai tramutato in una solida realtà»

Notizie che infondono speranza, ma che lasciano spazio a qualche riflessione nel momento in cui l’intera città è allo sfascio e i nostri figli sono costretti a emigrare. «Noi, abbiamo sempre creduto nei giovani algheresi – affermano a S.Maria La Palma – Non per nulla, un’altissima percentuale dei dipendenti viene dalla bonifica e dai terreni vicini ad Alghero. L’azienda contribuisce a dare lavoro ai residenti nel territorio, che rappresentano la nostra prima scelta in termini occupazionali. Dal reparto produzione, a quello amministrativo, a comunicazione e marketing; con un’età media dei nostri dipendenti che si aggira tra i 35 e 40 anni. Per quanto riguarda, poi, le necessità del territorio e della nostra azienda, possiamo solamente dire che crediamo ci sia bisogno di persone sempre più qualificate: enologi, sommelier, agronomi, cantinieri, esperti di export. Crediamo che il futuro di quest’area della Sardegna – e probabilmente dell’isola intera- si basi sulla creazione di forti professionalità e sull’adozione di una mentalità propositiva, costruttiva e aperta al mondo, grazie alla quale superare gli ostacoli dati dall’essere un’isola. Per saper intercettare e sviluppare nuove opportunità di crescita, personale e comune».

Antonello Bombagi, 20 Ottobre 2016