Una proposta ridicola e irricevibile?

A proposito delle cariche di nomina comunale (e per cortesia non chiamiamole sottogoverno!), oggi (19 Ottobre) La Nuova Sardegna riporta che “qualcuno” avrebbe bollato la proposta di C’è un’Alghero Migliore come “ridicola e irricevibile”. Vediamo dunque di che si tratta. E vediamo chi è in grado di sostenere e motivare pubblicamente se e perché è ridicola e irricevibile.

Intanto, non abbiamo proposto esattamente un concorso pubblico. Ciò che invece ci piacerebbe stabilire per tutte le nomine è un meccanismo (1) trasparente e (2) pubblico che (3) si basa sulle competenze e (4) sull’assunzione pubblica della responsabilità politica. Per garantire questi quattro requisiti, la nostra proposta è chiara:

1. l’organo che deve fare la nomina (sindaco, giunta, consiglio comunale, …) avvi una procedura, indicando pubblicamente i requisiti e le competenze minime necessarie per ricoprire l’incarico;

2. una valutazione delle domande (fatto dall’organo che fa la nomina, o meglio da una commissione indipendente) porti ad una piccola rosa degli idonei;

3. accertate le loro competenze, occorre un passaggio di indirizzo politico, e per questo gli idonei possono ricevere un’udienza pubblica in Consiglio Comunale (o forse meglio in una commissione del Consiglio Comunale appositamente formata con rappresentanti di tutti i gruppi consiliari);

4. alla fine, l’organo preposto alla nomina (sindaco, giunta, consiglio), tenendo conto dell’udienza e con un parere motivato, decide chi nominare.

Una procedura di questo tipo risponde a criteri di competenza, responsabilità politica, e soprattutto di trasparenza e pubblicità. Attenzione, si noti bene, questo non sottrae il potere di scelta all’organo (nella maggior parte dei casi sindaco) che deve fare la nomina, anzi, gli consente di fare la scelta con maggiore trasparenza, serenità e con l’assunzione pubblica della responsabilità politica per la decisione. Vogliamo rivendicare il ruolo della politica e praticare buon governo? Questo sarebbe un modo per farlo.

Ad infine, vorrei capire chi è in grado di sostenere pubblicamente che si tratta di una proposta “ridicola e irricevibile”? A colui o colei che intende sostenerlo, chiederei però anche di dirci: in quale altro modo intende garantire simultaneamente le quattro cose: trasparenza, pubblicità, rispetto delle competenze e possibilità di controllo e indirizzo politico?

19 Ottobre 2012