Smac, aprono i nuovi ambulatori

Si trovano al piano terra della seconda stecca bianca. Gli spazi arredati anche con il contributo di associazioni del territorio. Da giugno prese in carico 433 donne

Due ambulatori chirurgici, uno per le prime visite e uno per le medicazioni, per la preparazione all’intervento e per le visita del chirurgo plastico. Quindi ancora un ambulatorio multidisciplinare per le visite degli altri specialisti, un ambulatorio infermieristico con postazione telefonica – compreso il numero verde dedicato – e una sala d’attesa utilizzabile anche per le riunioni del team. Sono i nuovi locali della Senologia multidisciplinare aziendale coordinata che, a cinque mesi dalla sua istituzione, e dopo essere stati ospitati nella Senologia del Palazzo Clemente, oggi sono stati aperti nella seconda “stecca bianca” dell’Aou di Sassari.

All’appuntamento di ieri assieme ai direttori dell’Aou – Antonio D’Urso, Nicolò Orrù e Lorenzo Pescini –, erano presenti l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore comunale alle Politiche sociali Monica Spanedda, il prorettore vicario Luca Deidda, il presidente dell’Ordine dei medici Francesco Scano. A portare i saluti dell’arcivescovo di Sassari è stato il cappellano don Mario Tanca che in apertura ha benedetto i nuovi locali della Smac.

«Si tratta di un percorso che è diventato realtà – ha detto il direttore sanitario Nicolò Orrù – e che ci ha consentito e continuerà a permettere una migliore integrazione tra le professionalità coinvolte. Un risultato ottenuto anche grazie allo sforzo delle associazioni di volontariato – ha sottolineato in chiusura – che hanno contribuito con l’acquisto di alcuni arredi».

Il ruolo del volontariato e delle donne è stato messo in evidenza anche dal direttore generale Antonio D’Urso che ha riconosciuto come «le associazioni ci hanno messo a disposizione le loro intelligenze e i loro consigli. Il risultato è una collaborazione, un modo nuovo di fare sanità a Sassari. La Smac, inoltre, è anche il frutto di un lavoro unitario, tra ospedalieri e universitari, un percorso che vede nel mirino l’obiettivo della breast unit, a Sassari ormai una realtà».

«Un appuntamento importante – ha sottolineato Monica Spanedda – un percorso voluto dalla cittadinanza e significativi sono i passi fatti dall’Aou in un cammino di socio integrazione». Una realtà voluta fortemente dalle donne per le quali, ha aggiunto Gianfranco Ganau, la breast unit diventa lo strumento per la «prevenzione, la diagnosi e la cura, con il coordinamento di tutti gli operatori. Un percorso che sarà ratificato questa sera con il riconoscimento della rete ospedaliera e delle breast unit a Sassari, Nuoro e Cagliari». «È una giornata importante per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore regionale Luigi Arru – e un ringraziamento va alle donne che hanno svolto un importante ruolo di stimolo. Abbiamo steso una rete che ci unisce e collega per avviare un percorso di cambiamento e Sassari, in questo, è un modello per tutta la Sardegna».

I nuovi locali sono stati ristrutturati dall’Aou di Sassari che, con 16 mila euro, ha acquistato armadi, mobili, sedie, poltrone e divanetti per l’attesa, scrivanie e ancora un lettino da visita, carrelli per le medicazioni e lampade da visita. È stato di notevole importanza, inoltre, il supporto di alcune associazioni di volontariato che, attraverso una raccolta fondi realizzata con eventi e menifestazioni, hanno contribuito ad arredare i locali. Tra queste il Coro Polifonico Caras che ha organizzato una serata dedicata, con raccolta fondi per l’acquisto del carrello chirurgico per l’ambulatorio senologico della Smac. Quindi l’Associazione Cuore di Donna che ha dato vita a un evento il cui ricavato è stato destinato all’acquisto degli arredi della sala d’attesa dell’ambulatorio senologico della Smac. A questi si aggiunge un quadro donato dalla pittrice sassarese Liliano Cano.

L’atto aziendale deliberato il 10 ottobre scorso, che ha superato la verifica di conformità definitiva da parte della Regione, ha confermato all’interno del dipartimento Onco-ematologico la struttura semplica dipartimentale di Coordinamento Breast unit.

Sono 433 le donne prese in carico dalla Senologia multidisciplinare aziendale coordinata dal 5 giugno al 15 ottobre. Significativo della bontà del percorso attivato il fatto che sono 260 le donne sintomatiche prese in carico e una soltanto asintomatica che si è rivolta alla Smac. A giugno, il mese dell’apertura, sono state 71 (alle quale si aggiunge una donna asintomatica), ad luglio sono state 57, ad agosto 41, a settembre 57 e sino al 15 ottobre 34.

In totale sono 115 le donne in follow up, 10 quelle provenienti dallo Screening, 10 quelle dalla Senologia radiologica e 38 quelle provenienti da medico di base o altre strutture sanitarie. E ancora in 148 sono le donne che si sono rivolte in maniera diretta alla Smac, 269 attraverso il numero, una sola attraverso la mail e 14 con altra procedura. In questi mesi, nel percorso Smac, sono stati effettuati 296 esami radiologici, 5 visite dei chirurghi plastici, 128 visite dei chirurghi senologi, 5 visite fisiatriche, 5 visite oncologiche, 1 visita psicologica, 2 visite di radioterapia, 25 visite di senologia radiologica e 6 esami istologici. Il team multidisciplinare si è riunito 19 volte. A questi dati si aggiungono quelli dell’attività operatoria realizzati con un progetto finalizzato alla riduzione delle liste d’attesa mediante prestazioni aggiuntive. Da maggio a settembre sono stati eseguiti 53 interventi chirurgici su donne colpite da tumore al seno.

 

 

25 Ottobre 2017