Siti archeologici, META risponde a Riformatori: «Inesattezze e mancanza di conoscenza»

In una nota stampa, la Fondazione Meta e l'assessorato alla Cultura rispondono alle accuse dei Riformatori riguardo lo stato di abbandono dei siti archeologici algheresi.

La recente nota stampa a firma dei Riformatori Alghero sulla situazione dei siti archeologici del territorio impone una chiara replica, tante e grossolane risultano essere le imprecisioni contenute al suo interno. Non si comprende, infatti, dove possano essere state reperite tante inesattezze, se non il frutto di una parziale mancanza di conoscenza che obbliga la Fondazione Meta che gestisce i siti archeologici per conto del Comune di Alghero e l’assessorato alla Cultura ad una precisazione affinché venga ristabilita e descritta la reale situazione di fruibilità dell’importante patrimonio archeologico presente nel territorio.

Riguardo al “Villaggio ipogeico”, si suppone che s’intendesse parlare di necropoli ipogeica di S. Pedru, un complesso di tombe di età preistorica. La visita è possibile per una sola tomba, la tomba 1, la principale e più importante, è visitabile solo su prenotazione a cura della Coop. Silt. Il resto della necropoli insiste su proprietà privata, pertanto non è fruibile. Da aggiungere che il Comune di Alghero ha da tempo avviato una procedura con l’ANAS per poter disporre del residuato stradale determinatosi a seguito della realizzazione del nuovo percorso che collega Alghero con Uri.

 La Villa Romana di S. Imbenia, come è noto, insiste su area privata, la competenza è direttamente della Soprintendenza archeologica ed attualmente non è fruibile al pubblico.

 La Grotta Verde, i cui lavori per la fruizione sono stati eseguiti recentemente, è chiusa per un contenzioso con la ditta esecutrice le opere. L’ufficio responsabile è quello delle OO.PP., non risulta pertanto inaccessibile per mancanza di fondi; al contrario si attende la sua apertura per poter incrementare le risorse.

 Villaggio nuragico di S. Imbenia, insiste su proprietà privata ed inoltre è al centro di un contenzioso giuridico, pertanto non è aperto al pubblico, tuttavia è possibile la visita su prenotazione a cura della Coop. Silt. Inoltre, dal 2003 è in vigore una convenzione sottoscritta tra Comune di Alghero, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro, Faculty of Classics, University of Cambridge, l’Università degli Studi di Sassari,  e rinnovata nel 2013, con l’aggiunta come partner dell’Azienda Speciale per il Parco Naturale Regionale di Porto Conte, con obiettivo un programma di ricerca, studio, edizione e valorizzazione del sito. Attualmente il Comune di Alghero in coordinamento con la Soprintendenza sta valutando tutte le possibili opzioni per l’acquisizione dell’area. E’ evidente che prima bisognerà attendere l’esito del contenzioso legale. All’orizzonte pertanto non vi è alcuna immissione nel circuito culturale come erroneamente riportato, probabilmente si confonde la villa romana di S. Imbenia con il Villaggio nuragico di S. Imbenia, che è altra cosa.

 Inesattezze anche relativamente ai costi d’ingresso nei siti attualmente aperti (Palmavera e A. Ruju). Impossibile aver pagato 5 euro, per cui o la spesa sostenuta dai Riformatori è superiore al dovuto (allora gli va consigliato di inoltrare protesta), oppure gli stessi hanno usufruito di particolari sconti per la visita guidata (allora dovrebbero ringraziare il gentile servizio). Per amor di verità, l’ingresso è pari ad euro 3,50 (singolo ingresso), cumulativo 6 euro (2 siti Palmavera e A. Ruju), invece ingresso + vista guidata singolo sito euro 6, ingresso + visita guidata 2 siti euro 11; visita a S. Pedru su prenotazione a gruppi (min. 5 persone) euro 8 a persona.

Servizi infine sono presenti a Palmavera, che dispone di un chiosco bar da anni, dove è possibile anche usufruire di servizi igienici; per A. Ruju proprio in questi giorni la RAS ha comunicato la disponibilità della nuova struttura relativa al bando regionale a cui il Comune di Alghero aveva partecipato dal 2007. E’ bene ricordare come questa Amministrazione abbia risolto un’annosa questione relativamente alla proprietà dell’area, facendo in modo di agevolare la soluzione tra Regione, Ministero, Soprintendenza e Sella&Mosca. In ogni caso la RAS ha consegnato la struttura lo scorso 12 Giugno come da protocollo sottoscritto. 

Per la questione fruizione disabili, il sito di Anghelu Ruju è fruibile agevolmente dalle persone con disabilità anche senza passerelle grazie alla conformità pianeggiante dell’area, mentre a Palmavera esistono condizioni oggettive di difficoltà anche per l’uso di passerelle per come è strutturato il villaggio.

Redazione, 3 Luglio 2015