Seduta lampo del consiglio. Pais al Presidente: “Si dimetta!”

Come buttare 5000 euro in 15 minuti. E' una delle poche chiarezze della seduta lampo del consiglio comunale di ieri sera.

Una seduta di appena 15 minuti. L’unico punto all’ordine del giorno non è stato discusso e dopo una serie di punzecchiamenti, il presidente toglie la seduta e manda tutti a casa. Una situazione che è andata ad ingigantire malumori e battibecchi, dove sono volati pareri personali e dove invece si sarebbe dovuto discutere sul rendiconto. Senza contare che per quei 15 minuti di “chiacchiere” sono stati spesi 5000 euro. E’ importante anche stabilire la causa dei punzecchiamenti. il consigliere di opposizione Michele Pais, fa riferimento infatti all’ipotetica illegittimità della seduta, decisa senza tener conto del tempo minimo previsto per la discussione  del bilancio dal deposito degli atti fissato nei 20 giorni.

In una nota i consiglieri comunali di Forza Italia, Nuovo Centro destra e Partito Democratico “Chiedono le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale Matteo Tedde. Per l’ennesima volta ha dimostrato tutta la sua incapacità ed inadeguatezza, nel ricoprire l’importante ruolo al quale è deputato, il suo atteggiamento manifesta una totale impreparazione nella gestione dell’aula, infatti con prepotenza e in dispregio delle più elementari regole democratiche, ha mortificato il ruolo del Consigliere Comunale nell’assise più importante e rappresentativa della città. Oggi con un atto arbitrario non riuscendo a gestire il suo compito, ossia quello di arbitro imparziale e garantista dei ruoli, ha chiuso i l avori del Consiglio Comunale dopo soli dieci minuti dall’inizio impedendo che l’aula discutesse sull’ordine dei lavori concordato in Conferenza dei Capigruppo svoltasi solo pochi minuti prima. Vogliamo sottolineare che a causa di questa condotta capricciosa ed infantile è stato creato evidente imbarazzo e disagio a tutti i Consiglieri Comunali, causando inoltre un sicuro danno erariale meritevole dell’attenzione degli organi competenti.”

Ovviamente Il presidente Tedde rilancia le accuse di personalismi al consigliere Pais:”Non è un luogo da sfruttare per cercare visibilità in maniera esasperata. Fin dall’inizio del suo intervento sull’ordine dei lavori, il consigliere si è interessato esclusivamente ad attaccarmi, come ha fatto negli ultimi giorni, non curandosi del fatto che si stava cercando di lavorare tutti insieme nell’interesse della città. Onde evitare di invitarlo ad abbandonare l’aula, ho preferito sospendere la seduta, visto che comunque si era deciso di aggiornare il Consiglio sul rendiconto al 30 settembre, come unitariamente stabilito. Naturalmente questa è stata soltanto l’ultima bravata del consigliere Pais.

19 Settembre 2014