Sanità, Tedde: “combattere la triste deriva cui l’ha condannata la Giunta Pigliaru”

"In questo scenario preoccupante continuano a brillare per la loro distrazione i consiglieri regionali del centro sinistra sassarese e i sindaci di Sassari e Alghero che continuano ad essere impegnati in guerre politiche e dimenticano il loro strategico ruolo all’interno del sistema sanitario" - dichiara il consigliere regionale di Forza Italia

“Siamo al fianco dei sindacati e dei lavoratori perché occorre lottare per bloccare la deriva ragionieristica della sanità sarda, e per invertire le azioni della ATS che puntano a depotenziare la sanità del sassarese, e specialmente quella del presidio di Alghero-Ozieri”. Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta la sua partecipazione alla manifestazione organizzata stamattina dai sindacati FSI, Fials e Nursind a difesa della sanità sarda assieme ad altri esponenti politici del sassarese.

“Quella che rischia di più è la sanità di Alghero e Ozieri, che è oramai abbandonata a se stessa”. Secondo Tedde è emblematico il caso dei locali e attrezzature pronte presso l’ospedale civile di Alghero per ospitare i nuovi reparti di Terapia intensiva cardiologica ed endoscopia, con i servizi che non decollano. Terapia Intensiva Cardiologica che è costata 1,2 milioni di euro. Stessa sorte per il nuovo ambulatorio di endoscopia e per adeguare gli spazi che ospitano le unità di Medicina, Ostetricia, Chirurgia ed il laboratorio analisi”.

“Terapia intensiva cardiologica è ancora al palo –denuncia Tedde- nonostante sia indispensabile assieme alla rianimazione per potere avere il riconoscimento del 1° livello ospedaliero. Così come endoscopia e il laboratorio analisi continuano ad essere ospitati in spazi non adeguati, con conseguenti ricadute negative per gli ammalati e gli operatori.” Tedde ricorda per l’ennesima volta che nella proposta di riorganizzazione, alla quale si accinge a fare significativi emendamenti, per Alghero – Ozieri non viene previsto il 1º livello, raggiunto da realtà con minori requisiti. “E’ il caso di San Gavino Monreale e di Iglesias che sono vicine a Cagliari e hanno un bacino di utenza di gran lunga inferiore ad Alghero-Ozieri. Sono, queste, aree territoriali per le quali la Regione Sardegna assicura risorse e la presenza di tutte le discipline e specialità previste dalla classificazione del 1° livello. Alghero subisce, invece, una declassificazione strisciante che rischia di pregiudicare non solo il 1° livello, ma la stessa qualificazione di ospedale di base. Col concreto rischio di depauperamento di tradizionali eccellenze in grado di servire in modo efficace un bacino che durante la stagione estiva supera i 200 mila abitanti”.

“Non si può assistere in silenzio –attacca l’ex sindaco di Alghero- allo svilimento del Centro Trasfusionale di Alghero che rischia di essere degradato sul campo a semplice emoteca nonostante le donazioni di sangue siano cresciute del 300% e sia aumentata la produzione di plasma per emoderivati. E non si può non reagire con forza alla probabile chiusura del Punto nascite e all’abbandono dell’ospedale marino.” Secondo Tedde, in questo quadro demolitorio si inserisce l’affossamento del Centro di Salute Mentale e del Serd, privati delle necessarie professionalità, che non possono dare le risposte sanitarie cui sono deputati.

“In definitiva –sottolinea Tedde- la sanità del sassarese e di Alghero-Ozieri hanno necessità di essere difese dagli assalti demolitori della Giunta Pigliaru e del DG dell’ATS che ha oramai assunto il ruolo di “dominus” incontrastato. In questo scenario preoccupante continuano a brillare per la loro distrazione i consiglieri regionali del centro sinistra sassarese e i sindaci di Sassari e Alghero che continuano ad essere impegnati in guerre politiche e dimenticano il loro strategico ruolo all’interno del sistema sanitario. Ora –chiude Tedde- attendiamo alla prova dell’aula la riorganizzazione ospedaliera, che cercheremo di destrutturare e migliorare con importanti emendamenti nell’esclusivo interesse del diritto alla salute dei sardi.”

7 Luglio 2017