Salute pubblica, Il WWF chiede il monitoraggio della qualità dell’aria

Carmelo Spada., in una lettera indirizzata al Sindaco di Alghero e inerente il Piano Urbano del Traffico , chiede il monitoraggio della qualità dell’aria nelle vie a più alta intensità di traffico automobilistico

In una lettera indirizzata al Sindaco di Alghero e inerente il PUT – Piano Urbano del Traffico , il Wwf chiede il monitoraggio della qualità dell’aria nelle vie a più alta intensità di traffico automobilistico (vie don Minzoni, Sassari, XX Settembre, Sant’Agostino, Leonardo Da Vinci etc). L’associazione ambientalista  chiede che “venga allontanato dal centro urbano il traffico automobilistico privato inquinante e favorito il trasporto pubblico e il solo transito di auto private elettriche e ibride. Si riprendano i progetti risultati vincitori del concorso internazionale di idee per la
riqualificazione di piazzale della Pace e la realizzazione dei parcheggi” – scrive Carmelo Spada, esponente del WWF.

E’ necessario un ulteriore approfondimento del PUT che possa prevedere l’eliminazione della strada e il traffico automobilistico tra il parco Manno e Cecchini. La qualità dell’aria in Europa non è buona, le elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici hanno forti ripercussioni sulla salute. La maggior parte delle persone che vive nelle città europee è esposta a particelle sottili che sono la causa della morte prematura di più di 400.000 europei l’anno. Queste sono le stime più recenti dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), contenute nel report 2017 “Qualità dell’aria in Europa” che presenta un’analisi aggiornata della qualità dell’aria e dei suoi effetti, sulla base di dati rilevati da oltre 2.500 stazioni di monitoraggio in tutta Europa nel 2015.

Per la Commissione Ue, – continua spada – i costi connessi agli impatti sulla salute dell’inquinamento atmosferico pesano tra il 2 e il 6% del Pil europeo. L’Italia ha i livelli più alti in Europa di concentrazione di inquinanti atmosferici come il biossido diazoto (NO2), tipico delle emissioni dei motori diesel e del particolato atmosferico (Pm 2,5). Tra i principali motivi dei decessi prematuri vi sono troppe auto e troppo vecchie, trasporti pubblici insufficienti, scarsa diffusione di veicoli elettrici e ibridi, caldaie condominiali obsolete e inquinanti, uso eccessivo di legna e pellet. E’ necessaria una strategia nazionale che sostenga i Comuni per la riduzione delle auto private investendo sul trasporto pubblico urbano; incentivi ai mezzi elettrici e ibridi; campagna per il rinnovo degli impianti di riscaldamento; riduzione dell’uso delle biomasse.

Nei centri urbani incentivare la mobilità sostenibile non è una moda, ma una necessità obbligata per la tutela della salute umana. Infatti con l’espressione «morti premature» si fa riferimento ai decessi che avvengono prima che l’individuo raggiunga l’età attesa. Quest’ultima corrisponde generalmente alla speranza di vita per una determinata nazione e per un certo genere. Le morti premature sono considerate evitabili se la loro causa può essere rimossa. Il Wwf, fatte queste considerazioni, ritiene utile strumento il PUT di Alghero, elaborato dall’equipe di professionisti coordinata dal prof. Willi Hüsler, e necessaria l’estensione della Ztl in esso contenuto. Tutti gli aspetti, relativi alla mobilità sostenibile, ed in particolare quello della salute pubblica ci portano a sostenere il principio che le auto private vanno tenute lontano dal centro e fortemente limitate in tutto il tessuto urbano.

Infatti c’è da porre il problema dell’aspettativa di vita, per esempio – di un commerciante o di un residente – che trascorre molte ore nello stesso sito esponendosi quotidianamente alle immissione gassose inquinanti degli scarichi degli autoveicoli e non solo. Il WWF, per accertare questo aspetto, chiede all’amministrazione comunale, di concerto con l’ARPAS, il posizionamento di centraline di monitoraggio della qualità dell’aria nelle zone ad alta intensità di traffico veicolare (vie Don Minzoni, Sassari, XX Settembre, Cagliari, Leonardo da Vinci, Sant’Agostino, etc ). E’ necessario avere dati certi per effettuare ulteriori scelte per la tutela della salute.

Il Wwf chiede che venga allontanato dal centro urbano e in generale in tutto il tessuto urbano il traffico automobilistico privato inquinante e favorito il solo transito di auto elettriche e ibride. Il traffico di veicoli privati deve essere sostituito con un efficiente trasporto pubblico a basse/zero emissioni. Il Wwf, inoltre ritiene che l’estensione della ZTL, articolata in giorni e fasce orarie anche in funzione delle attività di pubblica utilità, possa contribuire a rilanciare le attività commerciali e il civico mercato vista la disponibilità di parcheggi. Infatti, in piazza dei Mercati, è già presente un parcheggio (poco utilizzato) ai confini della futura ZTL che potrà essere utilizzato proprio a supporto e so-
stegno del centro commerciale naturale del centro storico. Qualità dell’aria, socialità, cultura,shopping e sicurezza (senza traffico veicolare) potranno consentire un reale godimento dello spazio pubblico nel quale, residenti e turisti, potranno vivere, passeggiare, conversare, vedere, comprare. Un spazio di socialità concreta, vera alternativa al commercio on-line che uccide sempre di più il piccolo commercio delle botteghe di quartiere.

Il Wwf ricorda che, in relazione alla necessità di ulteriori parcheggi, è necessario rispolverare i progetti risultati vincitori del concorso di idee internazionale – tenuto nel 2004/5 – per la riqualificazione realizzazione urbanistica e la realizzazione di parcheggi in piazzale della Pace. Il Wwf chiede un ulteriore approfondimento del PUT che possa prevedere l’eliminazione della strada tra il parco Manno e Cecchini. Si costituirebbe un’ampliamento della storica area verde senza soluzione di continuità per restituirla ai bambini, alle famiglie e a tutti i cittadini-pedoni. Un altro aspetto del PUT che condividiamo è quello che prevede, nel tempo, dopo un’iniziale senso unico, l’eliminazione della strada litoranea di viale I° Maggio, sostituita da una pista ciclabile e consentito il transito del solo trasporto pubblico con mezzi elettrici e/o a basso impatto. Questa scelta è fondamentale per salvare la spiaggia di Maria Pia che, unitamente ad interventi di rinaturalizzazione, potrà favorire lo sviluppo delle dune e il permanere della sabbia.

7 Aprile 2018