Ricordo del poeta Gigi Dessì a cinque giorni dalla morte

Avrebbe compiuto 79 anni il 21 giugno prossimo. Era uno dei più importanti poeti di impronta spirituale che la Sardegna avesse, noto per riconoscimenti di pubblico e di critica a livello nazionale.

Il 19 maggio 2017, dopo una lunga malattia più che ventennale si è spento a Monserrato il poeta scrittore Gigi Dessì. Avrebbe compiuto 79 anni il 21 giugno prossimo. Era uno dei più importanti poeti di impronta spirituale che la Sardegna avesse, noto per riconoscimenti di pubblico e di critica a livello nazionale. Su di lui hanno scritto in tanti, firme prestigiose, da Giacinto Spagnoletti a Barberi Squarotti, da Nicola Tanda a Mario Sansone a Salvatore Tola. È stato l’ideatore e fondatore del Premio Letterario Nazionale “Giuseppe Dessì” di Villacidro la cui Fondazione gli dedicherà una giornata di ricordo pubblico sulla sua poesia.

Gigi Dessì – si legge nella breve bio-bibliografia tratta dal libro “La malattia di Dio” (Edizioni Nemapress) –  iniziò a lavorare presso l’Agenzia UTET di Cagliari, dove ebbe modo di vivere tra i libri, assaporando specialmente i classici italiani e stranieri. La sua prima plaquette viene pubblicata dalla Casa Editrice “L’Aquilone” di Mantova, dove vince nel 1974 un secondo premio. Nel 1978 vince una medaglia d’oro a un concorso di poesia nella Repubblica di San Marino, dove conosce Gaetano Salveti poeta e critico letterario che lo invita ad un convegno a Monte Silvano. In questa circostanza conosce Mario Sansone e altri poeti e critici italiani.

Nel 1979, a Santa Severa, in occasione del Congresso nazionale del Centro Studi di poesia e storia delle poetiche viene eletto rappresentante del Centro Studi per la Sardegna. Dal 1980 in poi organizza per il Centro Studi di Poesia e delle Poetiche una serie di convegni nazionali. Tra questi il più interessante è quello del 1983 su “La poetica di Giuseppe Dessì e il mito Sardegna”. Nasce in quest’occasione, con l’ausilio di Claudio Varese e di altri, il Premio intitolato a Giuseppe Dessì, promosso dalla città di Villacidro, giunto alla trentesima edizione. Le tappe della sua produzione, L’incomprensibile uomo, Edizioni Meridionale, Roma 1978; Dionisio e l’uomo 1978; La pressione del tempo, Edizione Bastogi, Foggia 1982; Finestra dei trapassi 1984; Tanche di memoria, Editore Cappelli, Bologna 1987; Suggestioni di vita, Istituto propaganda libraria, Milano 1988, edizione francese presso l’Editrice Poesie Recontres; Gli echi di quel gioco, Edizioni Nemapress, Alghero 1991; Dire chi siamo, Edizioni Nemapress 1993; Il Disegno, Edizioni Il Maestrale, Nuoro 1998. Una valle senza gigli, Edes Sassari, 2005.

Di lui hanno scritto: Anselmo Bea, Giorgio Barberi Squarotti, Walter Mauro, Giuliano Manacorda, Mario Fratti N-Y, Mario Sansone, Mario Luzi, Mario Petrucciani, Sandro Maxia, Francesco Floris Franco Cocco, Renzo Cao, Neria De Giovanni, Leandro Muoni, Oliver Friggieri, Università di Malta, Franco Manca, Università del Nevada-USA. Il suo nome figura nel Dictonary of international biography centre Cambridge-2004

24 Maggio 2017