Reddito d’Inclusione Sociale, Tedde: «Circa 400 mila sardi attendono l’erogazione del sussidio 2016»

«Per i poveri non viene messa in campo la medesima grande tempestività con cui la Giunta Pigliaru ha previsto emolumenti maggiorati ai manager della sanità rispetto ai loro colleghi continentali. Ancora una volta, quindi, la Giunta “sociale” di Pigliaru dimostra di essere vicina ai più forti».

«Ancora gravi ritardi nell’applicazione delle legge che nello scorso mese di agosto ha istituito il Reddito di inclusione sociale. Le linee guida per l’attuazione della legge, che è rivolta ai nuclei familiari in condizioni di povertà, adottate dalla Giunta regionale a dicembre del 2016 e quindi con due mesi di ritardo, non hanno avuto attuazione.» E’ ancora una volta il vice capogruppo di Forza Italia Marco Tedde ad intervenire sul delicato tema della mancata erogazione dei sussidi previsti dalla legge sul “Reddito di inclusione sociale».

«Circa 400 mila sardi sono in attesa di sottoscrivere il  patto che prevede un percorso personalizzato per il superamento della condizione di povertà e di ottenere le risorse economiche previste dalla norma. Solo per il 2016 -denuncia l’ex sindaco di Alghero- sono 33 i milioni di euro che attendono di essere distribuiti ai sardi senza lavoro che versano in una condizione di grave difficoltà economica. E 30 milioni dovranno essere erogati nell’anno in corso. Queste risorse giacciono nelle casse regionali da agosto del 2016. Avevamo sperato che con le linee guida del 6 di dicembre la Regione avrebbe sbloccato le risorse. Ma ancora niente».

«Eppure – attacca il consigliere regionale di Forza Italia – la legge è stata approvata 7 mesi fa dal Consiglio Regionale con grandi lanci propagandistici del centro-sinistra. Prevede l’erogazione di un assegno sociale mensile al ricorrere di determinate condizioni a favore di chi oggi riesce a malapena a sopravvivere. Per i poveri – sottolinea Tedde – non viene messa in campo la medesima grande tempestività con cui la Giunta Pigliaru ha previsto emolumenti maggiorati ai manager della sanità rispetto ai loro colleghi continentali».

«Ancora una volta, quindi, la Giunta “sociale” di Pigliaru, che nel programma elettorale si professava  vicina ai più deboli, dimostra di essere vicina ai più forti. Questi ritardi  calpestano   i termini previsti dalla norma  regionale e i diritti di tante famiglie che versano in stato di disagio economico. Sono i soliti atteggiamenti lassisti della Giunta Pigliaru, che una volta per tutte debbono finire. Non è accettabile -chiude Tedde- che continuino ad impegnare il loro tempo a litigare per le poltrone mentre la Sardegna affonda.»

8 Febbraio 2017