Programma Erasmus+: alto tasso di partecipazione in Sardegna

In totale 2300 sardi coinvolti da scuole e università. A Sassari il 4,2% degli studenti iscritti va in Erasmus (media nazionale 1.5%)

La Sardegna si dimostra una regione dalla forte vocazione europea grazie alla forte e crescente partecipazione al Programma europeo Erasmus+. Il Direttore dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli, dichiara: “Nel 2014, grazie al Programma Erasmus+, oltre 2.300 sardi sono stati coinvolti in periodi di studio universitario all’estero, scambi di insegnanti e alunni, corsi di formazione per docenti e gemellaggi elettronici fra scuole. Mentre cresce la tentazione di tornare alle barriere tra gli Stati, il programma Erasmus+ continua ad aprire le frontiere e a sostenere lo scambio di conoscenze. In questo modo, si rafforza la comune identità europea, si arricchisce la formazione dei singoli studenti che poi, è dimostrato, hanno maggiori possibilità di occupazione”.

Di seguito, il dettaglio per gli ambiti Scuola e Università, gestiti in Italia dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire. Sono circa 196 gli insegnanti e gli alunni che partecipano a incontri di progetto e scambi nell’ambito di 8 progetti e attività di collaborazione in partnership internazionali con studenti e docenti di altri paesi d’Europa.

Saranno 112 le borse di mobilità per docenti delle scuole della regione a partire nei prossimi mesi, o già partiti all’inizio dell’anno scolastico, per svolgere un corso di formazione o un periodo di codocenza in scuole europee. Sempre in Sardegna, i gemellaggi elettronici eTwinning confermano il trend di crescita mostrato a livello italiano.

Oltre all’aumento nelle registrazioni, con 886 insegnanti iscritti (+29% rispetto a fine 2013) alla piattaforma, si registrano incrementi significativi anche nei progetti didattici, arrivati a 335 (+17%). La piattaforma eTwinning, che consente anche l’attivazione di gemellaggi tra scuole italiane, offre agli insegnanti l’opportunità di connettersi, collaborare e condividere attraverso la più grande comunità europea dedicata all’apprendimento online.

Dall’inizio del programma, nel 1987 fino a tutto il 2013 gli studenti universitari italiani coinvolti a livello europeo sono stati oltre 300mila. L’anno accademico 2013/2014, l’ultimo censito in modo completo, ha segnato un record per la regione: sono stati 1.158 gli studenti sardi in Erasmus, di questi 749 sono partiti per studio e 409 per tirocinio in imprese europee.

Nel complesso sono 5 gli istituti di istruzione superiore in Sardegna coinvolti ma gli atenei più attivi sono: l’Università degli studi di Sassari con 628 studenti in uscita (356 per Studio e 272 per tirocinio) e l’Università degli studi di Cagliari con 521 studenti (388 per Studio e 133 per tirocinio). Il tasso di partecipazione al programma (dato dal numero degli studenti Erasmus sugli iscritti) è pari a 1,9% per Cagliari e ben 4,2% per Sassari quando la media nazionale è pari a 1,5%.

Risultato virtuoso soprattutto per il secondo, considerando le medie dimensioni dell’Ateneo stesso, che si distingue anche per il numero di tirocini realizzati che lo posiziona al secondo posto in Italia. Lo studente tipico Erasmus ha un’età media di 24 anni e in 6 casi su 10 è una studentessa. Le destinazioni più scelte per studio sono, nell’ordine: Spagna, Polonia, Francia e Germania, dove in media restano 7 mesi.

Gli studenti impegnati in tirocinio scelgono maggiormente Spagna e Regno Unito come destinazione, e la durata media è 4 mesi. Un’altra nota di merito è la presenza di 2 Atenei sardi (Sassari 69° e Cagliari 80°) nella classifica europea con i primi 100 istituti di istruzione superiore più attivi nel campo della mobilità Erasmus. Se si guarda all’accoglienza, la Sardegna ospita ogni anno accademico circa 420 universitari stranieri (62% studentesse), che arrivano da Spagna, Turchia, Polonia e Germania.

In media hanno 23 anni e trascorrono nella regione 7 mesi. Perfezionarsi all’estero contribuisce all’occupabilità. Un recente studio della Commissione europea ha rivelato che tra i laureati l’incidenza della disoccupazione di lunga durata è dimezzata rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero e, a cinque anni dalla laurea, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23% rispetto ai “non mobili”.

Dopo un tirocinio all’estero ad un giovane su tre è stato offerto un posto di lavoro nell’azienda ospitante e quasi 1 studente su 10 ha dato vita ad una propria attività e più di 3 su 4 prevedono di farlo, evidenziando una forte spinta all’imprenditorialità tra gli studenti con un’esperienza di formazione internazionale nel curriculum.

Per informare e fornire tutti gli strumenti necessari a conoscere quello che offre il Programma Erasmus+ negli ambiti scuola, università, formazione professionale, educazione degli adulti e giovani è online il sito ufficiale italiano erasmusplus.it. Il sito è la finestra al servizio di chi desidera partecipare tramite uno strumento semplice, dinamico e integrato con i social media legati al Programma.

L.P. , 17 Aprile 2015