Posidonia, progetto pilota da Alghero

Incontro ieri a Sant'Anna e costituzione del tavolo tecnico-operativo sulla gestione degli arenili. Presenti tutti gli enti coinvolti, a vario titolo, nei processi e procedimenti amministrativi e gestionali della Posidonia spiaggiata. Le dichiarazioni degli assessori Raniero Selva e Raimondo Cacciotto.

Individuazione di pratiche alternative di gestione degli arenili che contemplino la tutela dell’ambiente con la fruizione delle spiagge, limitando gli effetti indesiderati legati ai fenomeni di degradazione e decomposizione della posidonia, soprattutto in ambito urbano. E ancora: perseguire la ricerca di soluzioni innovative o sperimentali che consentano una eventuale riconversione delle criticità in risorsa. Sono gli obbiettivi del comitato tecnico regionale per la gestione dei litorali sabbiosi insediatosi lunedì mattina ad Alghero, per volontà dell’Amministrazione comunale, alla presenza dell’assessorato all’Ambiente della Ras, del comandante della Capitaneria di Porto di Alghero Paola Piroddi, del dirigente dell’assessorato all’Ambiente della Provincia di Sassari  l’ing. Zara, del prof. Pascucci del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Sassari, dell’amministratore dell’Alghero in House Filiberto Costa e degli assessori del Comune di Alghero Raniero Selva e Raimondo Cacciotto, con gli uffici competenti.

Sarà un progetto pilota di sperimentazione ad essere sottoposto al nulla osta definitivo da parte degli uffici demaniali, così da rendere subito operativo il tavolo, intervenendo con azioni mirate sull’eccezionale quantità di spiaggiamenti di posidonia che caratterizzano il litorale della Riviera del corallo. Fino ad oggi, infatti, la rigida normativa e un groviglio burocratico di competenze ha limitato gli interventi e reso problematica l’ottimale gestione della risorsa.

“Il Comune di Alghero si è già distinto per l’elevata efficacia delle azioni di contrasto al fenomeno dell’erosione costiera  – ricorda l’assessore all’Ambente Raniero Selva – puntando su buone pratiche di utilizzo dei litorali più antropizzati, limitandone dove possibile gli accessi ma non l’utilizzo degli arenili, migliorando di anno in anno l’efficacia delle protezioni stagionali e puntando sull’installazione di sistemi leggeri di contenimento e contrasto dell’azione eolica sulla dispersione della sabbia”.

Sono un esempio le protezioni posizionate direttamente sull’arenile e costituite da pali e incannicciati, realizzati su più livelli, dalla spiaggia del Lido San Giovanni fino a Fertilia. “Siamo a un passo dalla soluzione, serve adesso una concertazione tra i diversi enti competenti perché si avvii quel processo virtuoso che vada oltre le criticità attuali, garantendoci interventi sito-specifici ed idonee condizioni di gestione e tutela delle spiagge” conclude l’assessore  alle Opere pubbliche Raimondo Cacciotto.

21 Febbraio 2017