Porto Ferro, un gruppo di amici scrive al Sindaco di Sassari sul divieto di portare i cani nell’arenile

«Confidiamo quindi che Lei voglia rivedere la posizione burocraticamente un po' troppo rigida, assunta dalla sua Amministrazione; a Porto Ferro c'è fortunatamente ancora spazio per chi ama la natura, la sua flora e la sua fauna, quella umana compresa»

Un gruppo di amici scrive al Sindaco di Sassari Nicola Sanna sul divieto di portare i cani nell’arenile della spiaggia di Porto Ferro.

Egregio signor Sindaco, nei giorni scorsi abbiamo avuto la sorpresa di trovare alla spiaggia di Porto Ferro due vigili della Sua amministrazione che ci hanno resi edotti del divieto assoluto di portare i cani nell’arenile. Come Lei sa, la spiaggia di Porto Ferro ha un unico accesso ed è assai lunga; l’affollamento dei bagnanti tende a concentrarsi nel primo tratto e per circa due- trecento metri nei pressi della zona dei servizi; nel resto dell’arenile la presenza delle persone è sempre più diluita , spesso del tutto assente nelle ore non centrali della giornata.

Porto Ferro è inoltre luogo non gradito agli amanti del mare sempre piatto e delle baie riparate; è aperto a nord ovest e soggetto a frequenti mareggiate e a forti correnti assai pericolose per la balneazione. Queste particolari condizioni hanno favorito nel tempo l’insediamento di gruppi di persone con interessi differenti rispetto alla fruizione del luogo, dalla comunità dei surfisti, a quella gay, ai cinofili o alle semplici persone che non amano i posti affollati. Tutti in questi anni hanno qui trovato la loro nicchia, regolando i rapporti con gli altri in base a principi di rispetto e tolleranza, di buon senso, infine.

Nel fascino che Porto Ferro ha su molti, riveste un suo peso anche questa variabilità umana, culturale, che completa la variabilità del luogo, delle sue acque, delle dimensioni e del profilo della sua spiaggia, che spesso varia giorno dopo giorno. Insomma Porto Ferro è oggi in qualche modo, per chi ne ha memoria, come un tempo erano la maggioranza delle spiagge sarde, ricche di natura selvaggia e ricche di spazi, non soffocate da standardizzazioni di basso livello con barriere frangiflutti e giochi d’acqua, quasi caricature di un insostenibile modello adriatico.

Dopo che negli anni passati, questa Amministrazione ha così ben operato per la sua conservazione, non voglia, con quest’atto, fare un primo passo verso una omologazione a nostro parere non necessaria né opportuna, discriminando una grande quota di appassionati del luogo, tra i quali molti turisti continentali che d’estate non abbandonano sulle strade i loro cani.

D’altra parte la stessa normativa che prevede la concessione della Bandiera Blu non prevede la totale espulsione degli animali dalle spiagge, bensì il loro controllo; ed è così, in qualità di persone raziocinanti e dotate di buon senso, che noi cinofili ci siamo sempre comportati.

Confidiamo quindi che Lei voglia rivedere la posizione burocraticamente un po’ troppo rigida, assunta dalla Sua Amministrazione; a Porto Ferro c’è fortunatamente ancora spazio per chi ama la natura, la sua flora e la sua fauna, quella umana compresa.

 

19 Luglio 2016